Arrivano nuove aliquote potenziate per il credito d’imposta per le piccole e medie imprese interessate a investire in percorsi di Formazione 4.0. Lo stabilisce il Decreto Aiuti varato dal Consiglio dei Ministri.
Le novità del Decreto Aiuti sui crediti d’imposta Formazione 4.0
Partiamo dalle novità introdotte dal Decreto Aiuti, varato dal Consiglio dei Ministri del 2 maggio per quanto riguarda i crediti d’imposta per le aziende che beneficiano della Formazione 4.0
Nello specifico:
- per le grandi aziende viene confermato il credito d’imposta del 30% delle spese
- aumentano, invece, le percentuali per le piccole e medie imprese
Gli obiettivi di questa modifica, come sottolinea il Governo, sono legati principalmente al rendere più efficace il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle piccole e medie imprese, con specifico riferimento alla qualificazione delle competenze del personale. Questo perché, almeno per il momento, il beneficio fiscale del credito d’imposta relativo alla Formazione 4.0 è valido per tutto il 2022. Non ci sono ancora notizie ufficiali su eventuali proroghe per i prossimi anni.
Come cambia il credito d’imposta della Formazione 4.0?
Le piccole imprese arrivano ad un credito del 70% delle spese sostenute, fino ad un massimo annuale di 300.000 euro, mentre le medie imprese raggiungono il 50% con un limite massimo annuo di 250.000 euro. L’articolo 21 del Decreto Aiuti specifica, però, determinate condizioni affinché le aziende possano beneficiare dei crediti maggiorati:
- le attività formative siano erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto
- e che i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze siano certificati secondo le modalità stabilite dal decreto stesso
Cosa accade se non si verificano le condizioni messe nel decreto? Che le aliquote vengono ridotte, anche al di sotto delle precedenti soglie previste dalla legge originaria. E cioè:
- 45% di credito d’imposta per le spese per le piccole imprese
- e 35% per le medie imprese
Nulla cambia, anche in questo caso, per le grandi imprese.
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