La cybersicurezza è una delle parole d’ordine di questo periodo di pandemia, soprattutto per via del trasferimento sul remoto di molte aziende, e anche di molte attività aziendali che prima si svolgevano esclusivamente in presenza. Compreso il trasferimento di dati “delicati” da dover tutelare.
Cybersicurezza: l’importanza della formazione
La sicurezza informatica rappresenta, quindi, una una necessità primaria per l’azienda. Ecco perché è importante la formazione.
La capacità di presidiare i processi di rilevazione, analisi e monitoraggio delle potenziali minacce alla sicurezza dei dati e delle informazioni aziendali risulta fondamentale, in mondo sempre più interconnesso con strategie di hacking sempre più elaborate.
Tecnica e procedura alcuni degli elementi al centro del percorso formativo proposto per gettare le fondamenta per un’evoluzione professionale dinamica ed europea.
Cybersicurezza? Un imperativo anche per le PMI
Sebbene la cybersecurity inizi a farsi strada tra le priorità, le PMI hanno difficoltà a tradurre la percezione in concretezza: solo il 22% ha previsto investimenti in sicurezza per il 2021, il 20% li aveva previsti ma ha dovuto ridurre il budget a causa dell’emergenza , un terzo,invece non ha un budget da dedicare.
Eppure in termini di Formazione e Cyber Security, il Pnrr destina 620 milioni di euro alla cybersecurity per potenziare personale e strutture.
La digitalizzazione delle aziende: ecco perché serve sicurezza
Più grandi sono le aziende, più alto è il tasso della digitalizzazione dell’attività. Digitalizzazione nel settore dell’impresa vuol dire:
- Più alto tasso di velocità di connessione;
- invio di fatture elettroniche;
- sito web;
- presenza di specifici servizi offerti sul sito,
- cloud di livello medio alto;
- intensità di utilizzo di computer e device mobili da parte della forza lavoro;
- la presenza di specialisti ICT.
Un cambiamento di rotta talmente grande per le aziende italiane, che rende praticamente inevitabile la realizzazione interna di protocolli di cybersicurezza.
Il numero degli attacchi informatici
Secondo una ricerca dell’osservatorio sulla Cybersecurity del Politecnico di Milano, per il 40% delle grandi imprese il 2020 si è tradotto in un aumento degli attacchi informatici.
I motivi sono da ritrovare, ovviamente, nel cambiamento del modo di lavoro:
- remote working
- utilizzo dei dispositivi personali
- connessioni a reti private domestiche
- boom di piattaforme di collaborazione
Come hanno risposto le aziende? Purtroppo, la risposta delle aziende non è stata quella attesa in un’ottica di programmazione del fenomeno. Si è pensato all’emergenza, tant’è che gli investimenti hanno riguardato Endpoint Security. Cloud, Smart Working e Big Data.
Le competenze in cybersicurezza: ecco l’agenzia nazionale
Una delle riforme immediatamente applicate e rese operative è quella che vede la nascita dell’Agenzia nazionale per la Cybersecurity. Un organismo tecnico, formato da esperti in materia e che avrà compiti importanti:
- la sicurezza dei dati informatici del sistema Italia
- la tutela dagli attacchi dello spazio cibernetico
Un passo importante, nella realizzazione dell’agenzia e, in generale, di un sistema innovativo per la cybersicurezza saranno le specifiche competenze. Sia le persone che le aziende sono chiamate a potenziare le proprie conoscenze e la propria formazione sulla cybersicurezza, con un obiettivo specifico, e cioè
la possibilità di realizzare progetti condivisi tra pubblico e privato nei temi di cyber security
Cybersicurezza: la nuova gestione degli incidenti
In tema di cybersicurezza c’è anche un’altra novità: il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che entrerà in vigore il prossimo 26 giugno e che prevede una nuova gestione delle misure di sicurezza informatica nel caso di incidenti che possano impattare sui sistemi ICT
Dal 1° gennaio 2022, i soggetti inclusi nel perimetro, al verificarsi di uno degli incidenti avente impatto su un bene ICT di rispettiva pertinenza procedono alla notifica al Computer security incident response team italiano
Ma quali sono i beni Ict da dover tutelare da incidenti? Lo spiega il decreto
qualsiasi dispositivo o gruppo di dispositivi interconnessi o collegati, uno o piu’ dei quali eseguono, in base ad un programma, un trattamento automatico di dati digitali, ivi inclusi i sistemi di controllo industriale
Il futuro digitale per il sistema produttivo italiano è più vicino di quanto previsto. Occorre solo essere preparati con le giuste competenze per trasformare questo passaggio in opportunità di rilancio.
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