Il ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, in un decreto specifico, i modelli di comunicazione che le aziende devono inviare per ottenere il bonus formazione 4.0. Nel decreto, il MISE ricorda sia gli ambiti di applicazione della formazione che i singoli corsi.
Chi sono i soggetti beneficiari del bonus formazione 4.0?
Possono beneficiare del credito d’imposta, e quindi, del bonus formazione 4.0 le aziende che hanno avviato un percorso di potenziamento delle skills dei propri dipendenti,
Sono due i modelli a disposizione delle aziende, in base al periodo di svolgimento della formazione 4.0 e del relativo bonus. Così come sono due le scadenze temporali per le aziende che vogliono chiedere il bonus.
In caso di attività di formazione svolte nel periodo d’imposta successivo a quello
in corso al 31 dicembre 2019, il modello di comunicazione a trasmesso entro
la data del 31 dicembre 2021.
Con riferimento alle spese sostenute nei periodi d’imposta agevolabili successivi al predetto periodo d’imposta, il modello di comunicazione va trasmesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi riferita a ciascun periodo d’imposta di effettuazione degli investimenti.
Quali sono le attività di formazione ammissibili per il bonus Formazione 4.0
I modelli del ministero ricordano anche gli ambiti di applicazione del bonus formazione 4.0 e le attività formative agevolate.
Innanzitutto si specificano gli ambiti aziendali dove è possibile fare formazione 4.0:
- vendita e marketing
- informatica
- tecnologia della produzione
I corsi formazione
E poi, ovviamente, ci sono i corsi di formazione veri e propri:
- big data e analisi dei dati
- cloud e fog computing
- cyber security
- simulazione e sistemi cyber-fisici
- prototipazione rapida
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA)
- robotica avanzata e collaborativa
- interfaccia uomo macchina
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale)
- internet delle cose e delle macchine
- integrazione digitale dei processi aziendali
Che cos’è l’industria 4.0 e perché è importante saperla affrontare
Il bonus formazione 4.0 rientra nel più ampio piano Industria 4.0 che sta traghettando le aziende verso la digitalizzazione.
Che la Pandemia da Covid 19 avesse costretto le Pmi a dare un’accelerata alla svolta digitale era chiaro. Ora a testimoniare questa svolta ci sono i dati resi pubblici dall’Osservatorio GoDaddy. Il nuovo GoDaddy Digital Index attesta in maniera chiara come le imprese italiane abbiano in parte recuperato un gap digitale che permane da tempo, in parte fornendo ai propri dipendenti strumenti digitali:
- il 64% del campione ha dichiarato di possedere uno smartphone e un pc aziendale,
- il 63% ha un laptop o un notebook,
- il 33% ha un tablet.
Secondo le stime del Digital Index le imprese italiane rientrano di diritto nel profilo dei Digital Starters “avanzati”. Con un Digital Index di 44/100, il livello di digitalizzazione dei business italiani scala le classifiche e primeggia su altri paesi europei. La media europea si assesta, infatti, a 42/100.
Come l’industria 4.0 cambia le fabbriche
Sono state le aziende manifatturiere le più celeri a cogliere il bonus formazione 4.0 e, più in generale, tutte le opportunità offerte dal Piano nazionale transizione 4.0. Stando ai dati riportati dalla ricerca condotta dall’Osservatorio transizione Industria 4,0 della School of management del Politecnico di Milano:
- l’83% delle grandi imprese e Pmi coinvolto nell’indagine conosce il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali,
- il 55% quello per ricerca, sviluppo e innovazione,
- il 52% quello per la formazione.