Sarà il G20 digital di Trieste a dare il via ufficiale al passaggio verso l’economia digitale.. Toccherà ai delegati dei 20 Stati membri, sotto la presidenza italiana, individuare, condividere e dettare le linee guida del passaggio verso il new normal.
I punti dell’economia digitale
La transizione verso l’economia digitale deve riguardare, ovviamente, sia le aziende che le persone.
Da un lato le aziende devono:
- accedere e sviluppare le tecnologie per essere preparate a una “nuova normalità” e per stare al passo con i profondi cambiamenti tecnologici, al fine di affrontare le sfide e cogliere le opportunità future
Dall’altro lato, invece, c’è necessità di una politica industriale basata su:
- investimenti in ICT e in capitale umano,
- formazione e ricerca e sviluppo
- sostegno a nuovi modelli d’impresa e agli ecosistemi dell’innovazione
L’economia digitale parte dalle competenze
È questo il primo dato che viene fuori da una semplice analisi delle linee guida che dovranno indicare il giusto percorso verso la realizzazione dell’economia digitale.
Se la transizione digitale deve diventare la nuova normalità, allora c’è bisogno di un piano di sviluppo delle competenze digitali.
L’obiettivo del Governo per potenziare le competenze digitali
Ecco, quindi, che l’obiettivo principale del ministero dell’Innovazione, è quello di
Porre in essere un’evoluzione importante e prioritaria nei percorsi di formazione per favorire, a tutti i livelli, lo studio e l’impiego delle metodologie, degli approcci e delle tecnologie ICT
I punti base per realizzazione questo obiettivo si fondano su un elemento comune, che è la formazione. Un percorso di formazione nel settore digitale che deve:
- potenziare le competenze ottenute in ambito di studio (diploma o laurea che sia)
- completare il percorso con una necessaria fase operativa.
In che modo? La strategia del ministero si sintetizza nei seguenti punti:
- realizzazione di una rete stabile per la formazione e il trasferimento delle tecnologie per la trasformazione digitale sul territorio nazionale
- incremento del numero dei tirocini in azienda e della formazione svolta tra aziende e mondo accademico e della ricerca
La strategia nazionale per le competenze digitali
È questo il motivo per cui il ministero dell’Innovazione ha ideato, come detto, una vera e propria strategia per accompagnare lo sviluppo delle competenze digitali all’interno delle aziende.
La strategia prevista dal ministero prevede alcune fasi specifiche della costruzione dell’economia digitale:
- creare moduli di formazione dedicata alle Piccole imprese per favorirne l’accesso alle tecnologie digitali;
- rafforzare la formazione 4.0;
- avvicinare le imprese digitali alle imprese tradizionali attraverso progetti congiunti;
- istituire un Centro Italiano per l’intelligenza artificiale
Qual è stata la trasformazione delle aziende verso l’economia digitale?
Non tutte le aziende stanno, però, aspettando che la transizione digitali cominci. Molti sono i casi di economia digitale già in corso di realizzazione.
Le aziende di tutta Italia, in questo anno di pandemia, hanno compreso la necessità di avviare la loro trasformazione 4.0, attraverso una serie di investimenti. Uno degli ultimi report del sistema Excelsior di Unioncamere dimostra che gli investimenti in tecnologie innovative sono:
- Strumenti software dell’impresa 4.0
- IoT (Internet delle cose), tecnologie di comunicazione machine-to-machine
- Robotica avanzata (stampa 3D, robot collaborativi interconnessi e programmabili)
- Sicurezza informatica
- Realtà aumentata e virtuale a supporto dei processi produttivi.
Per avere una consulenza Time Vision su tutte le opportunità della Formazione 4.0 contatta gli uffici o invia una mail: i consulenti sapranno accompagnarti in ogni fase del percorso.