Avviare la produzione, controllare gli ordini, gestire il magazzino. Fino a qualche tempo fa mai nessuno avrebbe pensato che anche queste fasi di lavoro tipiche delle fabbriche pesanti potessero rientrare nei concetti di digitalizzazione e smart working.
Il futuro delle fabbriche? La dimensione smart
Si chiama industrial smart organization – o industrial smart working se si tratta dei compiti del lavoratore – la nuova dimensione di lavoro delle fabbriche italiane.
Il cambiamento sta tutto nell’utilizzo delle potenzialità e degli strumenti digitali applicati a contesti di produzione materiale di beni.
Come è possibile tutto ciò? E, soprattutto, cosa vuol dire esattamente digitalizzazione nella manifattura?
Stando ai risultati di un’indagine dell’osservatorio MECSPE per il 2021 digitalizzazione della manifattura significherà puntare su tecnologie e processi innovativi come:
- la sicurezza informatica,
- la connettività/5G,
- Internet of Things
- e la robotica collaborativa.
Ma significa anche approfittare delle opportunità offerte dalle novità legislative come il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
L’industrial smart working? Ancora presto per l’industria 4.0
Secondo argomento che detta il passaggio digitale della manifattura è il cosiddetto industrial smart working, ossia un metodo di lavoro che permette la gestione e l’esecuzione dei processi produttivi in fabbrica da remoto.
Una dimensione che, come detto, fino ad ora non era neppure lontanamente immaginabile, ma che adesso complice la pandemia, è diventata un’occasione di rilancio e di innovazione.
Cosa, pensano, dunque, le aziende manifatturiere sull’utilizzo dello smart working?
Solo una piccola parte degli imprenditori (15%) non ritiene l’ISW adatto all’ambiente industriale, indicando la presenza fisica come unica modalità di lavoro. La maggior parte (oltre un terzo), infatti, ritiene l’ISW utile ma solo come supporto e integrazione alla presenza fisica in fabbrica. Per tanti, invece, è interessante, ma è necessaria prima una grande riorganizzazione delle risorse e dei processi/strumenti industriali.
Tra i vantaggi percepiti, la maggiore flessibilità per i dipendenti (41%) e la riduzione dei costi (29%).
Non c’è industria 4.0 senza formazione
Il filone della formazione in chiave 4.0 è l’ultimo spunto di analisi e riflessione dell’indagine MECSPE.
Al riguardo, l’osservatorio ha lanciato un sondaggio rivolto alle aziende per conoscere il grado di competenze che c’è nel loro organico.
Questi i risultati:
- quasi la metà degli intervistati (46%) ha risposto affermativamente, precisando di aver già formato il personale e di prevedere corsi di aggiornamento
- un’impresa su dieci (10%) ha preferito invece rivolgersi al mercato assumendo lavoratori già formati
- ci sono poi realtà (17%) che hanno in programma l’assunzione di personale con competenze adeguate
- quasi un terzo del campione (27%) ammette, poi, di non essere ancora pronto
Industria 4.0: le opportunità dall’Europa
Non ci sono solo i fondi del Recovery per lo sviluppo delle aziende in chiave digitale. L’Europa ha avviato una serie di programmi e progetti su specifici assi di intervento.
Una di queste è la cybersicurezza, che diventa un imperativo categorico per tutte le aziende che decidono di investire nel digitale.
Cybersicurezza e sicurezza sono vocaboli prepotentemente entrati, nell’ultimo anno, nelle vite quotidiane di imprese e professionisti. Termini al centro di attenzioni da parte dei governi e della stessa Unione Europea. Cybersicurezza e sicurezza sono al centro della misura Horizon Europe Destination 4 – Increased Cybersecurity, con scadenza il prossimo 21 Ottobre.L’industrial smart working? Ancora presto per l’industria 4.0
Horizon Europe Destination – 4 Increased Cybersecurity ha l’obiettivo di:
- promuovere una maggiore sicurezza informatica;
- garantire un ambiente online più sicuro nell’UE e negli Stati membri.
Aperto a grandi imprese, PMI, startup e centri di ricerca pubblici o privati il bando finanzia:
- progetti;
- prodotti ;
- servizi ;
che garantiscono la protezione dei dati e delle reti, nel rispetto della privacy e dei diritti.