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Credito d'imposta formazione 4.0 > Approfondimenti > Rivoluzione industriale? Serve formazione 4.0
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Il futuro dell’economia è sicuramente digitale. Per affrontare al meglio quella che viene definita la quarta rivoluzione industriale, in chiave digital, lo strumento principale è la formazione 4.0.

La rivoluzione industriale digitale? Passa per la formazione

Nel Pnrr del Governo Draghi, ora al vaglio della commissione europea prima dell’assegnazione dei fondi del Recovery Fund, l’argomento digitalizzazione del sistema economico è molto ampio.

Ma cosa serve per rendere le industrie di oggi delle smart factory? Cosa serve per concretizzare questa nuova rivoluzione industriale? Il primo elemento è la formazione in chiave digital, ovvero quella 4.0. Uno strumento che fornisce diversi vantaggi alle aziende che aderiscono alla misura:

  • fiscali ed economici, per via del credito d’imposta dei costi sostenuti per attivare i percorsi formativi
  • di competitività per quello che riguarda il gap digitale che in Italia ancora tocca un’ampia fetta di popolazione
  • in relazione alla produttività, perché attraverso strumenti innovativi utilizzati con processi altrettanto innovativi, il ritmo della produzione sicuramente diventerà più efficiente

Rivoluzione industriale digitale e pmi: ancora lontana?

E’ inutile ignorare un dato piuttosto ovvio: le grandi realtà industriali marciano ad una velocità più spedita verso la nuova rivoluzione industriale. A differenza delle piccole e medie imprese che faticano a tenere il passo della digital transformation.

Perché succede questo? Perché i grandi gruppi industriali investono da sempre in ricerca e sviluppo per avere strumenti innovativi e processi innovativi. A differenza delle realtà più piccole, che faticano a reperire fondi per investire in macchinari e formazione adeguata, e non affrontano al meglio la sfida della competitività

L’esigenza di innovazione è sentita dalle pmi, come dimostra il rapporto Istat sulle tendenze innovative delle imprese.

Nel triennio 2016-2018 si stima che il 55,7% delle imprese industriali e dei servizi con 10 o più addetti abbia svolto attività finalizzate all’introduzione di innovazioni. Rispetto al periodo precedente (2014- 2016), la quota di tali imprese è aumentata di 7 punti percentuali

La formazione 4.0 come aiuto alla rivoluzione industriale

Ecco che in aiuto delle pmi che vogliono innovare ed essere competitive per non restare indietro arriva la formazione 4.0, che è uno strumento di orientamento verso i principi base della rivoluzione industriale. 

Perché Perchè uno dei profili più richiesti in questa fase di transizione digitale è quella di “specialisti del digitale

E il 20% delle piccole e medie imprese del territorio non ha nel proprio organico una figura del genere. 

Ma c’è una statistica ancora più preoccupante: solo l’11% delle pmi italiane è digitally committed, ossia orientata al salto digitale e alle rivoluzione industriale che oramai è dietro l’angolo. 

Da questo punto di vista, la scelta delle aziende può seguire direttrici diverse:

  • puntare su neo laureati formati in discipline scientifiche o informatiche, ma che comunque dovranno affrontare un percorso di formazione 4.0 interno all’azienda per capire come applicare le competenze alla realtà produttiva
  • avviare percorsi agevolati di formazione 4.0 rivolti ai dipendenti già presenti in azienda, attraverso un programma di reskilling e upskilling

Lo dice chiaramente il PNNR:

L’apprendimento di nuove competenze (reskilling) e il miglioramento di quelle esistenti per accedere a mansioni più avanzate (upskilling) sono fondamentali per sostenere le transizioni verde e digitale, potenziare l’innovazione e il potenziale di crescita dell’economia, promuovere l’inclusione economica e sociale e garantire occupazione di qualità. È pertanto necessario migliorare le competenze digitali e professionali attraverso investimenti in istruzione e formazione. 

L’errore delle aziende nei processi di sviluppo delle competenze

Uno degli errori più frequenti che le aziende commettono riguarda proprio la gestione del personale. La chiave organizzativa utilizzata fino ad ora era quella anagrafica: va via un lavoratore anziano, subentra uno giovane. 

Il corretto approccio per le aziende che vogliono avere un ruolo nella rivoluzione industriale digitale è invece la gestione per competenze. E’ in quest’ottica che lavorano i percorsi di formazione 4.0, che abbracciano tutte le discipline necessarie ai lavoratori per affrontare al meglio la rivoluzione industriale in chiave digitale.

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