Arrivano direttamente dall’Anpal le novità su alcuni aspetti del Fondo Nuove Competenze 2021. In una nota, l’agenzia nazionale per le politiche del lavoro ha specificato, come detto, due questioni:

  • il termine di realizzazione dei percorsi di formazione attivati tramite avvisi a valere sui Fondi
  • e il computo finale sullo sviluppo delle competenze e sulla richiesta del saldo

Vediamoli nel dettaglio.

La formazione per il Fondo Nuove Competenze 2021

Come detto, è questo il primo punto chiarito dalla nota Anpal sul Fondo Nuove Competenze 2021, e cioè la durata dei percorsi di formazione attivati con avvisi a valere sui fondi.

Di quali fondi si tratta? Si parla o della “fettina” di fondo paritetico interprofessionale a cui l’azienda ha diritto, oppure il Fondo per la formazione e il sostegno al reddito dei lavoratori.

L’Anpal specifica che il termine dei 120 giorni si applica a tutte le istanze, sia delle singole aziende che cumulative. E, soprattutto, rientrano nel limite temporale dei 120 giorni:

  • le istanze che prevedono l’adesione ai Fondi già all’interno del progetto formativo
  • e anche quelle che la prevedono successivamente all’approvazione del progetto, ma comunque prima dell’avvio dell’azione formativa. 

Il computo delle competenze e il saldo finale per il Fondo Nuove Competenze 2021

È questo il secondo punto dei chiarimenti che l’Anpal ha pubblicato in merito alla nuova misura introdotta dal ministero del Lavoro. In questo secondo caso, però, la risposta dell’Anpal rimanda ai documenti e agli atti che le singole aziende hanno sottoscritto al momento dell’adesione al programma Fondo Nuove Competenze 2021.

Il termine entro il quale deve essere presentata la richiesta di saldo è stabilito in 40 giorni di calendario dallo scadere dei termini di conclusione dei percorsi di sviluppo delle competenze indicati nell’art. 5 dell’Avviso vigente. Il computo dei 40 giorni decorre dai termini indicati nel medesimo art. 5 dell’Avviso anche nelle ipotesi di conclusione anticipata dei percorsi di sviluppo delle competenze.

Fondo Nuove Competenze 2021: l’esempio della Sicilia

Oltre alle novità nazionali, in Italia ci sono alcune regioni che hanno avviato specifici piani locali dedicati a percorsi di formazione del Fondo Nuove Competenze 2021. Una di queste è la Sicilia.

Si chiama Nuove Competenze per le imprese siciliane l’avviso aperto dalla Regione Sicilia rivolto alle pmi del territorio. L’obiettivo del piano è di finanziare la formazione dei dipendenti delle piccole e medie aziende del territorio, in ottica di parziale – o totale – innovazione per la ripresa post Covid.

Il tesoretto messo da parte dagli uffici regionali siciliani è di 6 milioni di euro.

Quali sono i requisiti per accedere al piano Nuove Competenze 2021

Ci sono alcuni requisiti specifici che riguardano tutti i soggetti coinvolti nell’avviso specifico della Regione Sicilia.

Ad esempio, possono chiedere di accedere al fondo le micro, piccole e medie imprese che:

  • abbiano sede operativa in Regione Sicilia
  • che abbiano avuto approvato il finanziamento a valere dell’avviso ANPAL del Fondo Nuove Competenze
  • e poi, inoltre, ogni soggetto proponente può presentare una o più proposte progettuali purché riferite a lavoratori differenti e comunque inseriti nei piani formativi approvati dal Fondo Nuove Competenze ANPAL

Le MPMI devono, poi, indicare i soggetti erogatori della formazione stessa. La scelta rientra nell’elenco di quelli previsti dall’avviso ANPAL.

I costi e i vantaggi per le aziende

L’avviso prevede, ovviamente, alcuni massimali che le aziende devono rispettare:

  • i percorsi formativi possono riguardare un numero massimo di 50 dipendenti
  • non si possono superare 250 ore di formazione per ogni lavoratore coinvolto
  • e il valore massimo di contributo erogato per ogni di formazione è di 25 euro ad allievo

Moltiplicando i valori delle tre voci emerge che il limite massimo di contributo che le aziende siciliane possono avere è di circa 312.000 euro.

Gli altri progetti

Oltre alla Sicilia, anche altre regioni hanno avviato programmi integrativi per specifiche esigenze territoriali legate al Fondo Nuove Competenze.

Ne sono stati esempio sia la Regione Lazio che il Veneto.