Entra nella fase operativa il programma GOL. Dopo l’ufficializzazione dei piani regionali, infatti, adesso la gestione del programma è in capo ai centri per l’impiego di tutto il territorio nazionale.

È, infatti, in corso il cosiddetto assessment tramite cui gli operatori dei centri per l’impiego:

  • individuano il numero di potenziali beneficiari per singole tipologie di intervento
  • assegnano ai beneficiari gli specifici percorsi da svolgere
  • coinvolgono le agenzie formative accreditate nello svolgimento dei percorsi di potenziamento delle competenze previste

Quest’ultimo punto è possibile solo se le agenzie formative risultano accreditate nelle singole Regioni dove operano.

La differenza tra le Regioni

Time Vision, per il programma GOL, opera in 4 regioni del Paese:

  • Campania
  • Lombardia
  • Puglia
  • Lazio

In Campania, Lazio e Puglia, l’assegnazione principale dei corsisti alle agenzie formative è di responsabilità dei centri per l’impiego. Anche se è sempre facoltà del singolo corsista comunicare al proprio centro per l’impiego di riferimento la scelta personale dell’ente presso cui svolgere la formazione.

In Lombardia, invece, il sistema di assegnazione è misto: la scelta può essere presa sia dai centri per l’impiego che dalle singole persone interessate. Con quale criterio? Accedendo ai repertori formativi specifici del Programma Gol ad opera delle singole agenzie.

Programma Gol: le competenze e i percorsi

Sono cinque i percorsi di formazione e accompagnamento al lavoro previsti dal programma Gol su tutto il territorio nazionale. Ogni regione, però, in base alle proprie specifiche situazioni, come ad esempio:

  • percentuale di disoccupati
  • numero di Neet
  • o lavoratori svantaggiati

può potenziare un percorso piuttosto che un altro.

I percorsi previsti per il Programma GOL sono dunque:

  • reinserimento lavorativo, ossia servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, senza formazione
  • aggiornamento (upskilling): percorsi di formazione breve, dal contenuto professionalizzante per chi ha competenze spendibili sul mercato
  • riqualificazione (reskilling): percorsi di formazione più strutturati, di natura professionalizzante e approfondita con l’obiettivo di alzare i livelli di EQF
  • lavoro e inclusione: ai servizi formativi precedenti, si aggiunge una rete di servizi di natura sociale e assistenziale per le persone svantaggiate coinvolte
  • ricollocazione collettiva: viene attivata nel caso di un’azienda in crisi, e coinvolge l’intero gruppo di lavoratori per i quali si valutano le competenze e le possibilità occupazionali.

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