Incentivi assunzioni, Inps: Focus sugli incentivi all’occupazione - Dettagli e approfondimenti

Un report sugli incentivi assunzioni. È il “Focus sugli incentivi all’occupazione“, il rapporto trimestrale dell’Inps. Vediamolo nel dettaglio.

Incentivi assunzioni: il trend degli ultimi anni

Nel corso degli anni, il valore economico complessivo delle agevolazioni contributive (esoneri e sgravi) ha registrato un incremento significativo: circa 20 miliardi di euro nel 2021 (pari al 10,6% dei contributi sociali dovuti), 23,7 miliardi nel 2022 (11,5%) e 32 miliardi nel 2023 (14,8%).

È importante notare che questo aumento è stato influenzato anche dall’introduzione di esoneri contributivi sulla quota previdenziale a carico del dipendente, finalizzati all’incremento della retribuzione netta e non considerati in questo focus sugli incentivi assunzioni. Tra questi rientra anche l’esonero per le madri lavoratrici con tre o più figli.

Il quadro normativo italiano prevede diverse tipologie di agevolazioni contributive. Tra le principali misure si annovera il contratto di Apprendistato, rivolto ai giovani tra i 15 e i 29 anni (e senza limiti di età per i beneficiari di mobilità o trattamenti di disoccupazione), che prevede una riduzione dell’aliquota contributiva all’11,31% per tutta la durata del contratto, variabile da 6 mesi a 5 anni. Tale agevolazione è mantenuta per i dodici mesi successivi in caso di conferma a tempo indeterminato.

Un altro incentivo significativo è l’Esonero giovani, inizialmente previsto dalla Legge n. 205/2017, che offriva un esonero del 50% dei contributi per le assunzioni a tempo indeterminato di under 35. Successivamente, la Legge n. 178/2020 ha introdotto un esonero totale (100%) per le assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato di under 36 effettuate nel biennio 2021-2022, esteso a 48 mesi per le regioni del Mezzogiorno e con un limite massimo di 6.000 euro annui. Questa misura è stata prorogata anche per il 2023 (con un limite di 8.000 euro) e, con alcune modifiche e limiti, per il periodo 2024-2027.

Incentivo Donne e Decontribuzione Sud

L’Incentivo Donne, disciplinato inizialmente dalla Legge n. 92/2012, prevede un esonero del 50% dei contributi per l’assunzione di donne disoccupate da almeno 24 mesi o da almeno 6 mesi appartenenti ad aree svantaggiate. Anche per questa misura, la Legge n. 178/2020 ha introdotto un esonero totale (100%) per le assunzioni/trasformazioni nel biennio 2021-2022, con un limite massimo di 6.000 euro annui e una durata variabile a seconda della tipologia contrattuale. Tale esonero totale è stato esteso anche al 2023 (con un limite di 8.000 euro) e prorogato, con limiti, per il periodo 2024-2027.

La Decontribuzione Sud, introdotta inizialmente dal D.L. n. 104/2020 e successivamente estesa dalla Legge n. 178/2020, prevede una riduzione dei contributi a carico dei datori di lavoro per i rapporti di lavoro dipendente con sede di lavoro nel Mezzogiorno. L’agevolazione ha avuto diverse rimodulazioni percentuali e temporali, con una proroga fino al 31 dicembre 2024 per i contratti stipulati entro il 30 giugno 2024.

L’analisi della dinamica delle assunzioni e delle variazioni contrattuali nel triennio 2022-2024 mostra una sostanziale stabilità tra il 2022 e il 2023 e una lieve diminuzione nel 2024. Tuttavia, il numero di attivazioni effettuate usufruendo di agevolazioni contributive ha subito una significativa diminuzione nel 2024, passando da circa 2,3 milioni nel biennio 2022-2023 a circa 1,53 milioni, con una conseguente riduzione dell’incidenza delle attivazioni agevolate sul totale (dal 25% a circa il 17%).

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