L’ufficialità ancora manca, ma la bozza di manovra di bilancio 2022 è un ulteriore passo che accompagnerà la politica industriale del Paese per il prossimo periodo. All’interno, ovviamente, c’è ampio spazio per la formazione e il consolidamento delle competenze dei lavoratori, e quindi per il Fondo Nuove Competenze 2022.

Gli obiettivi, d’altronde, sono stati già messi nero su bianco sin dal primo momento in cui è stata varata la misura. E cioè:

  • aumentare il tasso di occupazione, facilitando le transizioni lavorative e dotando le persone di formazione adeguata
  • ridurre il mismatch di competenze 
  • e aumentare quantità e qualità dei programmi di formazione dei disoccupati e dei giovani, in un contesto di investimento anche sulla formazione continua degli occupati 

Le novità del 2022 del fondo nuove competenze

Al netto di eventuali modifiche alla programmazione e alla distribuzione temporale delle risorse del Fondo Nuove Competenze 2022, l’Anpal in una nota di qualche mese fa aveva specificato che

Le attività propedeutiche all’acquisizione delle risorse, pari ad un miliardo di euro, sono in via di finalizzazione.

Il Fondo può essere attivato anche per aziende che utilizzano la Cassa integrazione e, quando i trattamenti sono volti a far fronte a ristrutturazioni o crisi strutturali, le attività di formazione promosse sono cruciali per accompagnare processi di ricollocazione.

La milestone prevista è: entro il Q4 2021, adozione del Programma Nazionale per la Garanzia Occupabilità dei Lavoratori (GOL) e del Piano Nazionale Nuove Competenze.

I 3 buoni motivi per aderire subito al Fondo Nuove Competenze 2022

Anche in questo caso, il ragionamento va fatto in base alle indicazioni di massima date già per la prima annualità del Fondo Nuove Competenze.

In linea di massima, infatti, poiché la misura è andata bene, sembra ad oggi difficile che ci siano delle modifiche sia ai tempi che alle modalità di erogazione dei contributi per le aziende che decideranno di aderire appena si riapriranno le finestre.

I benefici maggiori riguardano:

  • i tempi brevi di arrivo dei fondi, soprattutto per quello che riguarda l’anticipo del 70% del totale
  • i costi della formazione praticamente ricoperti quasi al 100%
  • e il potenziamento nonché la riconferma del Fondo Nuove Competenze per i prossimi anni.

Con la seria e concreta possibilità che lo stesso Fondo Nuove Competenze possa diventare addirittura una misura strutturale, e, quindi, fissa.

Tempi rapidi per i fondi

Una volta inviata l’istanza, i tempi di attesa per le aziende per ricevere il primo blocco di finanziamento sono davvero contenuti: una delle ultime rilevazioni condotte dall’Anpal ha dimostrato che i primi 70 milioni di euro destinati agli anticipi sono stati messi a disposizione dall’Inps e accreditati sui conti corrente delle aziende a circa due mesi dall’avvio del programma. Anche se, con il procedere dei mesi, i tempi si sono ridotti ancora di più.

Formazione quasi a costo zero

La rimodulazione degli orari di lavoro in base al progetto di formazione del Fondo Nuove Competenze 2022 è senza costo dell’azienda e senza riduzione di stipendio per il lavoratore. Questo vuol dire che ogni ora di formazione sarà coperta dal fondo sia nella parte retributiva che contributiva.

Restano a carico delle imprese i costi della formazione (docenti e aule), per i quali è possibile il ricorso ai Fondi interprofessionali. 

Fondo Nuove Competenze 2022: misura strutturale?

Il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze 2022 fa, quindi, presagire ad una proroga ulteriore delle agevolazioni per le aziende. Tanto che nello stesso Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza c’è spazio anche per la programmazione del potenziamento delle competenze. 

Anzi, il testo definitivo del PNRR prevede proprio la realizzazione di un piano nazionale delle competenze che:

  • i lavoratori devono raggiungere e preservare
  • e che le aziende sono chiamate a potenziare e migliorare ogni anno.