L’edizione 2022 della Formazione 4.0 ha potenziato le aliquote del credito d’imposta per le piccole e medie imprese. Ma come può essere utilizzato il credito d’imposta Formazione 4.0? E come devono essere rendicontate le spese? Ecco una guida semplice per ottenere il beneficio fiscale.

Come utilizzare il credito d’imposta formazione 4.0

Anche per questa nuova edizione, l’utilizzo del credito d’imposta formazione 4.0 non è cambiato. Il credito maturato dalle aziende per gli investimenti nel potenziamento delle skills digitale dei lavoratori può essere usato esclusivamente in compensazione. E cioè a copertura parziale delle tasse che, annualmente, le aziende devono pagare.

Quando scattano i crediti? A decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

La certificazione delle spese

È questa una voce importante, anzi fondamentale, per consentire alle aziende di ottenere il beneficio fiscale. Ogni azienda che ha avviato un processo di Formazione 4.0 è, infatti, tenuta a far certificare le spese dal proprio revisore legale. Questa specifica certificazione deve, poi, essere allegata al bilancio dell’anno in cui si sono svolte le attività.

Quali spese rientrano nelle agevolazioni del credito d’imposta Formazione 4.0?

Sono molte le spese che rientrano nelle agevolazioni previste dalla Formazione 4.0 e per le quali le aziende possono ottenere il credito d’imposta.

Qualche esempio:

  • spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione
  • costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, i materiali e le forniture
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione
  • spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e le spese generali indirette 

I documenti da allegare per ottenere il credito d’imposta

Ovviamente, la certificazione delle spese sostenute per ottenere il credito d’imposta non è l’unico documento che le aziende devono presentare. Servono, infatti, anche altri documenti per accedere al beneficio, e cioè:

  • una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte;
  • l’ulteriore documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio, anche in funzione del rispetto dei limiti e delle condizioni posti dalla disciplina comunitaria in materia;
  • i registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti dal personale discente e docente o dal soggetto formatore esterno all’impresa.
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