La formazione aziendale è sempre più digital e 4.0. A rilevarlo è un monitoraggio Istat che ha analizzato l’andamento dei percorsi di potenziamento delle competenze dei dipendenti delle aziende di ogni settore e dimensione. Il risultato? Una formazione aziendale sempre più improntata sulle competenze digitali che ha coinvolto oltre 4 milioni di lavoratori. Ecco i dettagli.

Digital e tech: la formazione aziendale

Stando ai dati Istat, infatti, a prescindere dalle dimensioni e dai settori produttivi, le aziende italiane nel 2020 hanno investito molti soldi nel potenziamento delle competenze digitali dei lavoratori.

Nello specifico, nel 2020 il 68,9% delle imprese attive in Italia con almeno 10 addetti ha svolto attività di formazione professionale, tra le grandi imprese (250 addetti e più) la quota supera il 90%.

Ma su cosa si sono basati i percorsi di approfondimento delle skills dei lavoratori? Quali sono state le competenze potenziate dalle aziende?

La scelta delle imprese per quello che riguarda le skills dei lavoratori ha riguardato i seguenti settori:

  • digital
  • vendita e produzione
  • soft skills

La formazione aziendale per le competenze digital

Per quanto riguarda il settore digital, i percorsi di formazione aziendale attivati sono serviti a guidare la trasformazione organizzativa e tecnologica delle aziende. E cioè a spostare sul digitale:

  • la registrazione degli ordini e la gestione del magazzino
  • la produzione
  • la comunicazione
  • la vendita

In questo specifico ambito ha svolto attività formative nel 2020 oltre il 70% delle imprese che hanno innovato i processi e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (74,3%) e di quelle che hanno cambiato metodi di lavoro e prassi organizzative (73,4%).

La vera notizia riguarda i comparti di appartenenza delle aziende che hanno avviato un processo di formazione aziendale tecnologica: se, da un lato, il primato indiscusso riguarda le imprese attive nell’ICT che hanno risposto per prime alla trasformazione digitale prevista dal PNRR, anche gli altri settori “classici” non si sono tirati indietro. Qualche esempio?

Le imprese attive in alloggio e ristorazione risaltano per aver utilizzato la formazione a supporto delle innovazioni, in percentuale maggiore (85,2%) rispetto ad altri settori, come dimostra l’immagine in basso.

I settori e le dimensioni aziendali – ISTAT

Soft skills: il vero obiettivo

Non solo digital e non solo tech: una buona percentuale dei percorsi di formazione aziendale ha riguardato, infatti, le cosiddette soft skills. Ossia tutto quell’universo di competenze che aiuta i dipendenti a migliorare il proprio lavoro.

Rientrano nella classificazione di soft skills:

  • la capacità nella gestione della clientela (32,0%)
  • le competenze relative al team-working (28,5%)
  • problem solving (25,2%)
  • l’abilità nell’autogestire la propria attività lavorativa (18,9%)
  • la capacità di produrre idee originali (6,9%)
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