Formazione 4.0: aumentano le aliquote del Credito d’imposta per le piccole e medie aziende del territorio italiano. A stabilirlo è il Decreto Aiuti approvato il 2 maggio dal Consiglio dei Ministri, e che inserisce determinati criteri che le imprese devono rispettare per poter beneficiare dei vantaggi fiscali legati alla Formazione 4.0. Vediamo di cosa si tratta.

Credito d’imposta formazione 4.0 come funziona adesso

Con il decreto sono state introdotte modifiche al valore del credito d’imposta per le aziende che investono in Formazione 4.0. In che modo?

Innanzitutto, le aliquote sono aumentate solo per le piccole e le medie aziende, arrivando al:

  • 70% delle spese per le piccole aziende
  • e 50% delle spese per le medie aziende

mentre per i grandi gruppi industriali viene confermato il 30% di agevolazione fiscale a recupero dell’investimento.

L’aumento delle aliquote è vincolato a due condizioni:

  • le attività formative devono essere erogate dai soggetti individuati con decreto del Ministro dello sviluppo economico da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto
  • i risultati relativi all’acquisizione o al consolidamento delle suddette competenze devono essere certificati secondo le modalità stabilite con il decreto stesso.

Se non si rispettano le condizioni?

Cosa accade, però, se le aziende non rispettano queste condizioni messe nero su bianco dal Governo? Che le aliquote si riducono, e raggiungono limiti inferiori anche a quelli previsti in precedenza.

Cosa succede, in pratica? Che il recupero fiscale delle spese diventa:

  • 45%  per le piccole imprese
  • 35% per le medie imprese
  • 30%  per le grandi imprese
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