Sebbene in modalità temporanea, la Commissione Europea ha dato il via libera alla proroga della Decontribuzione Sud fino a giugno 2022. A dirlo, in una nota, il ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna.

L’ok dell’Europa alla proroga della misura

La buona notizia è, quindi, parziale: la misura è infatti stata confermata e prorogata, ma per il momento in via temporanea, fino al 30 giugno 2022.

Il prolungamento dell’agevolazione è legato alla decisione già assunta a dicembre dalla Commissione UE di prorogare il cosiddetto Temporary Framework, ossia la sospensione delle regole sugli aiuti di Stato nei Paesi membri.

“Personalmente resto impegnata perché l’agevolazione sia ‘stabilizzata’ nel medio periodo, così da rappresentare un sostegno strutturale al rilancio dell’occupazione nel Mezzogiorno, in particolare di quella giovanile e femminile”.

Mara Carfagna, ministro per il Sud e Coesione Territoriale

Cosa è la Decontribuzione Sud e i risultati

La Legge di Bilancio 2021 ha esteso l’esonero fino al 31 dicembre 2029. La percentuale di contribuzione sgravabile per la decontribuzione sud è pari al:

  • 30% fino al 31 dicembre 2025
  • 20% per gli anni 2026 e 2027
  • 10% per gli anni 2028 e 2029. 

A fine aprile il ministero ha tratto le prime somme dell’incentivo per le aziende che hanno sede nelle regioni svantaggiate: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

I dati aggiornati a febbraio 2021 parlano di:

  • 226.334 imprese beneficiarie
  • 1.400.763  lavoratori interessati dallo sgravio
  • 261.969.299 euro di importo decontribuito

Complessivamente, il “risparmio” delle imprese nei 5 mesi di applicazione della norma è stato di 1 miliardo di euro.

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