Non solo potenziamento delle competenze nel periodo stringente del Covid, il Fondo Nuove Competenze 2022 si sta già presentando come uno strumento utile alle aziende e, soprattutto, potenziato.

Sono tante, infatti, le novità che riguardano la misura voluta dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e gestita da Anpal. Prima fra tutte, il rifinanziamento da 1 miliardo di euro e l’inserimento del Fondo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Cosa che, probabilmente, porterà il Fondo Nuove Competenze a diventare una misura strutturale.

C’è, però, un’altra buona notizia che sarà presto operativa, dopo la pubblicazione del nuovo decreto applicativo, e cioè gli ampliamenti previsti per l’uso del Fondo Nuove Competenze. Ampliamento che si traduce in combinazioni ancora più vantaggiose per le aziende che potranno cumulare il fondo con altri incentivi. Vediamoli nel dettaglio.

Fondo Nuove Competenze e Decontribuzione Sud: sì alla cumulabilità

La prima combo da poter applicare riguarda, in buona sostanza, le aziende del Mezzogiorno. Per questo 2022, infatti, le aziende che rientrano nella Decontribuzione Sud potranno, infatti, usufruire anche dei benefici del Fondo Nuove Competenze.

Cosa vuol dire? Che oltre ad avere la possibilità di formare, praticamente quasi a costo zero, i propri dipendenti, le imprese con sede nelle Regioni coinvolte potranno assumere nuovo personale pagando contributi più leggeri.

La percentuale di contribuzione sgravabile per la decontribuzione sud è pari al:

  • 30% fino al 31 dicembre 2025
  • 20% per gli anni 2026 e 2027
  • 10% per gli anni 2028 e 2029. 

Via libera con gli accordi di sviluppo e la transizione occupazionale

Questa è la seconda novità che riguarda il Fondo Nuove Competenze 2022, e cioè l’estensione della platea dei beneficiari, includendo anche le aziende che:

  • hanno sottoscritto accordi di sviluppo per progetti di investimento strategico e per i quali sono necessarie competenze potenziate
  • o che abbiano usato il Fondo per il sostegno alla transizione industriale

Fondo Nuove Competenze 2022: quando non si può cumulare

Al netto dei casi specifici, però, il ministero del Lavoro ha chiarito anche un altro aspetto importante: il Fondo Nuove Competenze prevede un tetto massimo di formazione per ogni lavoratore pari a 250 ore. In questo preciso intervallo di ore le aziende non possono cumulare altri incentivi, perché incapperebbero in una trasgressione delle regole

Differente il discorso, invece per le ore di lavoro non coperte da altre misure o sovvenzioni pubbliche. In questo caso specifico, infatti, i datori di lavoro possono usare i benefici economici previsti dal Fondo Nuove Competenze.

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