Si possono estendere i piani formativi del Fondo Nuove Competenze anche ai lavoratori in somministrazione o a quelli in cassa integrazione? Come si può fare in caso di ammortizzatori sociali presenti nelle aziende? Sono questi alcuni degli interrogativi che più spesso accompagnano la decisione delle aziende di aderire alla misura di sostegno pensata dal Ministero del Lavoro e dell‘Anpal.

Fondo Nuove Competenze e la risposta alla crisi

Soprattutto adesso, in questo momento di crisi, per le aziende è più che mai importante capire come funziona il Fondo Nuove Competenze e come fare con le diverse tipologie di contratto dei lavoratori presenti nelle aziende al momento della presentazione della domanda di accesso alla misura.

Sì in caso di somministrazione

Il Fondo Nuove Competenze può essere esteso ai lavoratori con contratto di somministrazione. E’ questo uno dei temi dell’ultimo aggiornamento delle faq dell’Anpal, dello scorso 26 marzo. Nel testo viene specificato che:

È possibile presentare istanza sia per i lavoratori assunti con contratto di
somministrazione a tempo indeterminato che a tempo determinato. L’istanza deve essere presentata dal datore di lavoro.

Da specificare che: il datore di lavoro è l’agenzia per il lavoro alla quale il lavoratore è iscritto.

Fondo Nuove Competenze: come fare con la cig

Nel caso in cui in azienda ci siano lavoratori in cassa integrazione, allora il discorso cambia. Almeno per due motivi:

  • il Fondo Nuove Competenze è una politica attiva per il lavoro
  • il Fondo Nuove Competenze copre anche il training on the job

Il Fondo Nuove Competenze e la cassa integrazione

L’Anpal lo ha specificato in maniera chiara: un lavoratore che è in cassa integrazione non può accedere contemporaneamente al piano formativo del Fondo Nuove Competenze. E allora come fare in caso di ammortizzatori sociali?

La risposta è semplice, e viene proprio dall’Anpal, che sottolinea come i lavoratori da inserire nel piano di formazione devono aver terminato il periodo di cassa integrazione, anche il giorno prima. Questo perché per accedere alla formazione c’è bisogno della presenza del lavoratore, sia che i corsi siano sul luogo di lavoro che, come spesso accade, tramite piattaforma a distanza.

Come fare per rendere il Fondo Nuove Competenze un’opportunità di apertura e rilancio

Ed è qui che iniziano i “ma”. E cioè le possibilità di scegliere, per le aziende in forte crisi e con ammortizzatori sociali attivi, di formare solo una parte dei propri lavoratori – ovviamente a rotazione e senza costi – dando quindi alle aziende la possibilità di crescere anche in un momento di difficoltà.

Poi l’Anpal specifica anche che c’è possibilità di scegliere, per le aziende, anche la modalità di formazione del training on the job, quindi direttamente nelle aziende che, quindi, hanno un’occasione per non chiudere i propri battenti. Ma il ricorso alla formazione in questa modalità è possibile solo se:

  • sia previsto dal progetto formativo e sia coerente
  • le ore del training on the job sono funzionali allo sviluppo delle competenze dei lavoratori

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