Fondo Nuove Competenze: come potenziare le skills

Come potenziare le skills dei propri dipendenti attraverso il Fondo Nuove Competenze? È sicuramente questa una delle principali domande che le aziende si pongono prima di progettare, assieme a consulenti esperti in materia, il proprio progetto formativo da presentare per il finanziamento.

Proprio il potenziamento delle competenze interne – o l’acquisizione di nuove – è l’obiettivo centrale dell’annualità 2022-2023 del Fondo Nuove Competenze. Sia per quanto riguarda la transizione digitale delle aziende che quella sostenibile.

I dettagli dei progetti formativi

Sono due le tipologie di apprendimento previste da questa edizione del Fondo Nuove Competenze:

• la prima, rivolta alla valorizzazione delle competenze già in possesso dei dipendenti d’azienda – che rientra nel cosiddetto upskilling
• e la seconda che, invece, ha l’obiettivo di personalizzare le competenze, in una logica specifica che ingloba sia l’upskilling che il reskilling

In entrambi i casi, i percorsi di potenziamento delle skills aziendali partono sempre dalle competenze già in possesso del singolo dipendente coinvolto nella formazione, che devono essere contestualizzate sui seguenti parametri:

• cambiamento dei processi aziendali
• modifica dell’organizzazione del lavoro
• competenze personali

Come strutturare il piano formativo del Fondo Nuove Competenze

È da questi assunti che ogni azienda deve strutturare il proprio piano formativo da presentare, poi, per l’accesso al Fondo Nuove Competenze. In base agli obiettivi da raggiungere, il secondo step sarà la progettazione effettiva dei singoli corsi di formazione da rivolgere ai dipendenti, e, successivamente, dei percorsi complessivi di miglioramento delle competenze.

Sia che si tratti di ambito digital che di ambito green, il potenziamento delle skills dei lavoratori dovrà introdurre in azienda un “semplice” concetto, ossia l’innovazione. Declinata, come si legge nell’avviso, in molti ambiti, e cioè:

• produzione e commercializzazione di beni e servizi in ambito digital
• all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili
• promozione dell’economia circolare
• riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale

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