Il presupposto di partenza è che il Fondo Nuove Competenze è un aiuto immediato e reale alle aziende e alla formazione dei dipendenti. Ma per fare in modo che questo aiuto arrivi in tempi brevi, c’è necessità di un accordo efficace. Vediamo gli elementi che deve contenere.

Fondo Nuove Competenze: a chi è rivolto

Tutte le aziende, di qualsiasi settore e di qualsiasi grandezza possono accedere alla misura voluta dal Ministero del Lavoro e dell’Anpal, a patto che si sottoscriva l’accordo di formazione con i sindacati – o il sindacato – di riferimento e le associazioni di categoria. Ecco perché un accordo valido deve contenere tre elementi di base:

  • il progetto formativo
  • il numero dei lavoratori coinvolti
  • il numero delle ore di formazione

La formazione è il primo elemento dell’accordo

D’altronde il Fondo Nuove Competenze si pone proprio come risposta alla riduzione del gap di formazione che l’Europa ancora evidenzia per le aziende italiane. Ecco perché il piano di formazione da inserire come elemento di un accordo “efficace” per accedere al Fondo Nuove Competenze deve avere precise caratteristiche:

  • deve specificare le modalità con cui valorizzare il patrimonio di competenze già acquisite del lavoratore
  • deve indicare come personalizzare i percorsi di apprendimento per ogni dipendente, partendo da quelli che sono gli standard di ruolo o posizione
  • deve dimostrare in modo trasparente le nuove competenze acquisite

I lavoratori coinvolti nell’accordo per il Fondo Nuove Competenze

La buona notizia di pochi giorni fa è che, a inizio marzo, si contavano già oltre 153mila lavoratori coinvolti in percorsi di formazione che rientrano nel Fondo Nuove Competenze. Ad ogni modo, ogni singolo accordo deve contenere l‘esatto numero dei lavoratori coinvolti nei percorsi di formazione, anche divisi per ruolo e posizione lavorativa.

Nell’ultimo aggiornamento delle Faq del 25 marzo scorso, l’Anpal ha sottolineato una cosa importante:

Al fine di garantire il completo svolgimento delle attività formative per tutti i
dipendenti nonché al fine di evitare variazioni al Piano formativo approvato dalla Regione competente, si precisa che non è possibile procedere alla sostituzione del personale che, per qualunque motivazione, non possa prendere parte alle attività di sviluppo delle competenze. Per tali dipendenti sarà possibile presentare un’altra istanza di contributo.

Il numero delle ore di formazione nell’accordo del Fondo Nuove Competenze

Anche in questo caso le direttive sono precise: nell’accordo per accedere al Fondo Nuove Competenze occorre specificare il numero di ore destinate alla formazione di ogni lavoratore.

Per ogni dipendente, il limite massimo di ore è 250. Per ogni ora di formazione, il Fondo Nuove Competenze coprirà i costi di retribuzione e contribuzione del lavoratore.

Per sapere di più sul Fondo Nuove Competenze e avere una consulenza Time Vision, compila il form in pagina.

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