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Una delle caratteristiche più diffuse nelle aziende di tutto il territorio italiano è il cosiddetto skill shortage. Ossia la mancanza, o meglio, la carenza delle giuste competenze all’interno dell’azienda. È un fenomeno che si può concretizzare in molti modi all’interno dell’organizzazione aziendale:
- competenze non perfettamente in linea con i ruoli in azienda
- mancanza delle giuste figure professionali esperte
- aggiornamenti e formazione carenti
Come risolvere questi problemi in modo economicamente vantaggioso? Un esempio su tutti: il Fondo Nuove Competenze 2023.
Fnc per combattere lo skill shortage
Partiamo da un assunto: lo skill shortage è un fenomeno che incide negativamente sulle performance aziendali. Senza le giuste competenze, indirizzate nei giusti percorsi di aggiornamento e potenziamento, le aziende non riescono a rispondere in modo efficace alle continue trasformazioni del mercato.
Per avere in organico le giuste competenze, c’è quindi bisogno di percorsi di formazione adeguati. Certo, non tutte le aziende accettano di buon grado di “investire” economicamente nel potenziamento delle skills dei dipendenti. Ecco perché il Fondo Nuove Competenze 2023 è la risposta più efficace.
Accedere al Fondo Nuove Competenze 2023, per le aziende di ogni settore e dimensione, vuol dire concretamente potenziare le competenze dei propri dipendenti e aggiungere skills orientate nell’organico aziendale.
I piani formativi su misura
Le aziende interessate ad accedere ai vantaggi di Fondo Nuove Competenze 2023 hanno tempo fino al 28 febbraio prossimo per sottoscrivere i piani formativi con gli enti accreditati scelti. I piani formativi sono orientati non solo all’azzeramento dello skill shortage, ma anche al potenziamento delle competenze già presenti in azienda, in due settori fondamentali:
- digitale
- sostenibile
E cioè i due pilastri della twin transition richiesta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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