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La quota di beneficiari del Programma Gol continua a crescere, e lo fa ormai in modo esponenziale. A ottobre 2022 le unità prese in carico dal progetto erano 326mila. Si tratta già di un risultato notevole, considerato che il target per la fine dell’anno era stato fissato a 300mila aderenti. Tuttavia dopo solo 2 mesi, le stesse cifre sono salite a ben 709mila utenti, e il “numeratore” non si ferma. I principali interventi di politica attiva sono:
- Reinserimento lavorativo. Il bacino, da solo, raccoglie circa la metà di tutti i beneficiari.
- Aggiornamento (upskilling). Quest’area del programma Gol comprende tutti gli utenti dalle competenze spendibili e che richiedono interventi formativi di breve durata.
- Riqualificazione (reskilling). L’insieme racchiude i lavoratori e le lavoratrici dalle skillls obsolete o inadeguate al mercato. L’obiettivo in questo caso è un upgrade del livello di professionalità.
Al via il monitoraggio sugli inserimenti occupazionali
La novità dell’ultimo report Anpal sta nell’analisi dei dati sotto il profilo dell’inserimento professionale. Su 370mila utenti presi in carico da almeno 2 mesi, 89mila unità (il 24%), ha un rapporto di lavoro di lavoro in essere. Questi numeri si suddividono tra 26mila lavoratori con contratto da dipendente e i restanti in qualità di working poor, cioè occupati prima dell’ingresso nel progetto. Si rivela dunque efficace la fase del programma Gol che lega l’assessment quali-quantitativo al patto di servizio come “anticamera dell’avvio al lavoro”.
Programma Gol: le regioni top
La maggior parte delle regioni, 16 su 20, hanno raggiunto presto il target PNRR, e in diversi casi lo hanno anche superato. Un esempio rilevante è il Friuli-Venezia Giulia che ha più che raddoppiato il risultato. Stessa storia per Umbria e Puglia, con una volta e mezza il target. Le aree geografiche del Programma Gol ancora un po’ indietro sono:
- Provincia autonomia di Bolzano 50,9%
- Molise 56,4%
- Abruzzo 69,8%
- Liguria 67,7%