La nuova nota Anpal sul Programma Gol di Governo registra un aumento di quasi 120mila unità per gli utenti presi in carico. Infatti a dicembre 2022 i beneficiari erano 709mila mentre ora sono 827mila. In sostanza sono pienamente raggiunti, doppiati e superati tutti i target fissati dalla Commissione Europa e dal Piano Nazione di Ripresa e Resilienza. Sotto osservazione, in particolare, i contratti di lavoro stipulati nei tre mesi successivi dall’attivazione del progetto. Si tratta di una platea di circa 441mila persone che rappresentano oltre il 53% del totale.

Percettori di RdC non Naspi protagonisti nel reskilling

I percettori del Reddito di Cittadinanza, fuori dalla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi), sono i soggetti identificati come più lontani dal mercato del lavoro. Ciò comprende pesone con poche qualifiche o competenze obsolete. Gli stessi però sono anche quelli maggiormente indirizzati verso il percorso del reskilling del programma Gol di Governo. Nel dettaglio la percentuale è pari al 54,3%. Un’altra fetta di questa categoria, poco meno del 10%, viene orientata verso interventi di politiche attive quali lavoro e inclusione.

Che succede a 90 giorni dal programma Gol di Governo?

Come accennato, tra i dati più rilevanti emersi dall’analisi Anpal, vi è la condizione dei beneficiari presi in carico a 90 giorni dall’inizio del programma Gol di Governo. Si tratta di una cifra che si legge tra le righe, in mezzo a quelle più eclatanti dei grandi numeri incassati dal progetto. In pratica il 27,7 degli aderenti ha avuto almeno un contratto di lavoro dipendente.

Tradotto vuol dire 122mila utenti, quindi 1 su 4 del totale. Gli stessi, al netto delle cessazioni dei vari interventi, risultano ancora occupati per il 23,3%, cioè in 102mila. L’iter di procedura li ha visti al centro di un assessment quali-quantitativo con l’attivazione di un patto di servizio personalizzato.

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