Aziende
Persone
Professionisti
Nel 2023 è calato il tasso di disoccupazione. Lo rivela l’Istat nell’ultima rilevazione in cui si analizzano i dati dello scorso anno.
Istat: disoccupazione in calo dello 0,4%
Cala il tasso di disoccupazione nell’anno 2023. La stima è dell’Istat che pone l’accento sulla diminuzione della disoccupazione. Tasso che si attesta al 7,7% con un decremento dello 0,4% rispetto al 2022. L’Istituto Nazionale di Statistica si sofferma sull’aumento del numero di occupati del 2,1% con l’incremento di 481mila unità che va di pari passo con il calo dei disoccupati (-81mila) e una diminuzione di inattivi del 3,6%.
Dunque, il tasso di occupazione sale di 1,3 punti percentuali in un anno, quello di disoccupazione scende al 7,7% con -0,4 punti percentuali.
Istat: in aumento le assunzioni
Le imprese tornano ad assumere con regolarità. Crescono le posizioni dipendenti del 2,9%. Aumenta il monte ore lavorate. Infine, precisa la rilevazione Istat, diminuisce il ricorso alla cassa integrazione e al lavoro straordinario nell’industria.
TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? CLICCA PER MAGGIORI INFOI benefici per le aziende
Uno dei principali benefici per le aziende derivante dal calo del tasso di disoccupazione è la riduzione dei costi associati all’assunzione e alla formazione dei dipendenti. Con un buon numero candidati disponibili sul mercato del lavoro, le aziende possono essere più selettive nel reclutamento e possono trovare candidati con le competenze necessarie per il lavoro senza dover investire ingenti risorse nella formazione.
Un tasso di disoccupazione più basso può contribuire ad aumentare la competitività delle aziende. Con una maggiore domanda di lavoro da parte dei candidati, le aziende possono attirare talenti di alta qualità che contribuiscono a migliorare l’efficienza e l’innovazione. La presenza di una forza lavoro qualificata può consentire alle imprese di sviluppare nuovi prodotti, servizi o processi più rapidamente, migliorando così la loro posizione sul mercato rispetto ai concorrenti.