Il XXII Rapporto CNEL sul mercato del lavoro offre un quadro completo in merito alla situazione occupazionale ed imprenditoriale in Italia. Prevede anche un focus dell’Anpal in merito agli incentivi alle assunzioni.

Dal rapporto, emergono tendenze già note, come l’importanza del lavoro digitale o l’interdipendenza tra lavoro, salute e ambiente. 

Rapporto CNEL: i contributi Anpal

Anche l’Anpal, Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, ha contribuito alla stesura del rapporto CNEL. 

Il documento, infatti, approfondisce anche aspetti come le tendenze dell’occupazione, il nesso tra tecnologie e lavoro, gli ammortizzatori e le politiche attive.

L’Anpal interviene proprio su questi punti, effettuando un’analisi degli incentivi alle assunzioni messi a disposizione delle imprese.

Gli incentivi alle assunzioni Anpal nel rapporto CNEL 

Nel periodo 2015-2019, l’Anpal ha dato vita a strumenti volti ad incentivare le assunzioni da parte delle aziende. 

Tali strumenti, cofinanziati dall’Unione Europea, sono stati istituiti nell’ambito:

  • Garanzia Giovani, all’interno del Programma Operativo Nazionale (PON) Iniziativa Occupazione Giovani (IOG), 
  • fondi strutturali UE 2014 – 2020, attraverso il PON Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione (SPAO) FSE 2014-2020 e il Programma Operativo Complementare (POC) SPAO.

Premesso che gli incentivi alle assunzioni risultano attivi anche nel 2021, l’agenzia ha strutturato un report molto interessante, dal quale si evince un’importante informazione: le agevolazioni funzionano.

Report Anpal

Tra il 2015 e il 2019, sono state 527.444 le assunzioni effettuate dalle imprese attraverso gli incentivi Anpal.

Le risorse stanziate nello stesso periodo ammontano a quasi 2 miliardi di euro: l’importo medio, per una singola istanza, è pari a circa 3.670€. 

Il report continua poi con un’analisi separata della portata degli incentivi:

  • Garanzia Giovani (GAGI, OGIO, NEET) 
  • SPAO (BSUD, OMEZ, IOSS)
XXII Rapporto CNEL Sul Mercato Del Lavoro E La Contrattazione Collettiva: I Benefici Degli Incentivi Alle Assunzioni Anpal

Incentivi alle assunzioni SPAO

Anpal ha condotto l’analisi valutativa in merito agli incentivi alle assunzioni cofinanziati dal FSE (Fondo Sociale Europeo) attraverso il PON SPAO delle seguenti misure: 

  • Occupazione Sud
  • Occupazione Mezzogiorno. 

Lo scopo delle due misure è quello di favorire l’occupazione in alcuni territori italiani caratterizzati da un elevato tasso di disoccupazione

Sono coinvolte le regioni in transizione, ossia Abruzzo, Molise e Sardegna; e quelle meno sviluppate, ovvero Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. 

Gli incentivi sono previsti per tre tipologie contrattuali:

  • contratto a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione
  • contratto di apprendistato professionalizzante
  • trasformazione di un tempo determinato in tempo indeterminato. 

Successivamente, sono stati istituiti (con lo stesso scopo) anche l’incentivo Occupazione Sviluppo Sud e l’incentivo IO Lavoro

Gli incentivi prevedono uno sgravio contributivo, fino ad un tetto massimo annuale di 8.060€ per ogni lavoratore assunto da un datore privato del Mezzogiorno.

I dati elaborati tengono conto:

  • della tenuta occupazionale, ovvero la permanenza in una condizione di occupazione
  • tenuta contrattuale, ovvero alla tenuta del contratto incentivato
XXII Rapporto CNEL Sul Mercato Del Lavoro E La Contrattazione Collettiva: I Benefici Degli Incentivi Alle Assunzioni Anpal

Tra il 2017 e il 2018, sono stati attivati 1.194.815 contratti a tempo indeterminato, l’83% dei quali nelle regioni meno sviluppate, di cui 1/3 solo in Campania. 

Nel biennio preso in esame, più di un contratto su cinque di quelli a tempo indeterminato è stato attivato ricorrendo agli incentivi alle assunzioni.

L’incidenza sale al 22,3% per le regioni meno sviluppate. 

Occupazione sud e occupazione mezzogiorno

Il 69,4% dei lavoratori che hanno beneficiato degli incentivi ha ricevuto un contratto a tempo indeterminato, mentre il 26,2% la trasformazione di un precedente tempo determinato in indeterminato; le assunzioni in apprendistato, invece, hanno coinvolto il 4,4% dei lavoratori. 

Ma quanto durano gli “effetti” degli incentivi alle assunzioni?

I dati sono estremamente positivi.

Per quanto riguarda le regioni meno sviluppate e in transizione, la percentuale dei lavoratori che mantengono la propria occupazione a tempo indeterminato, con un contratto incentivato, è dell’81,8% nell’arco di 6 mesi; del 68,3% dopo 12 mesi e del 51,7% dopo 18 mesi.

La tenuta dei contratti a tempo indeterminato stipulati grazie ad un incentivo risulta migliore, dopo 18 mesi dall’avvio del rapporto di lavoro, rispetto ai totale dei contratti a tempo indeterminato avviati negli stessi territori. 

Rapporto CNEL

Incentivi alle Assunzioni con Garanzia Giovani

Garanzia Giovani è un piano partito il primo maggio 2014, accogliendo sia la Garanzia Giovani europea, sia l’istituzione di un fondo europeo ad hoc

In Italia è stato istituito un PON IOG, un programma operativo nazionale.

Tramite questo, si strutturano e programmano misure di politica attiva destinate ai giovani neet tra i 15 e i 29 anni, da attuare su base regionale mediante i Piani di Attuazione Regionali.

Il piano viene rifinanziato annualmente; l’importo dell’agevolazione è variabile e viene stabilito in base:

  • alla tipologia contrattuale 
  • all’orario di lavoro
  • livello di profiling del neet assunto
  • retribuzione.

Il totale delle risorse assunte tramite Garanzia Giovani, a dicembre 2019, è di 219.769.

L’importo totale stanziato è di 622 milioni circa, con un importo medio per singola istanza di circa 2.830€. 

Delle assunzioni totali, il 67,1% ha ricevuto un contratto a tempo pieno; l’85,5% è stato assunto tramite un tempo indeterminato e apprendistato professionalizzante. 

Un quarto circa delle istanze totali è avvenuto in Lombardia; seguono poi Campania e Veneto. 

Ogni giovane che si iscrive al programma Garanzia Giovani viene preso in carico dagli enti preposti (di solito i centri per l’impiego) e profilato in base a parametri qualitativi e quantitativi. 

Ad ogni ragazzo viene assegnato un punteggio che va da 0 a 1.

Più è basso il punteggio, migliore è l’occupabilità; punteggi alti, invece, indicano un livello più basso di occupabilità. 

Rispetto all’intera platea dei ragazzi presi in carico, i giovani assunti tramite un incentivo occupazionale detengono migliori requisiti di occupabilità

Incentivi Garanzia Giovani: tenuta occupazionale e contrattuale

Per quanto riguarda la tenuta occupazionale, a 6 mesi dall’avvio del rapporto lavorativo risulta occupato la quasi totalità dei lavoratori, il 92,8%

A 18 mesi, l’84,1% ha un’occupazione e il 61,5% mantiene la stessa occupazione incentivata. 

Si riscontrano differenze per area geografica, sia per tenuta occupazionale che per quella contrattuale. 

A 18 mesi dall’inizio del rapporto, nelle regioni del Centro-Nord la tenuta occupazionale è dell’88%, superiore di quasi 15 punti percentuali rispetto alle regioni del Sud Italia. 

Per quanto riguarda la tenuta contrattuale, a 18 mesi dall’avvio i valori sono del 64,8% nelle regioni del Nord Italia, 62% per le regioni centrali e 54,5% per le regioni del Sud. 

I rapporti a tempo pieno mostano una maggiore tenuta occupazionale e contrattuale rispetto ai rapporti a tempo parziale. 

Garanzia Giovani

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