l’outplacement è l’attività di consulenza nell’ambito delle risorse umane che si occupa di accompagnare le persone in uscita dalle aziende che si trovano in uno stato di esubero di personale.  

è regolato in italia dal ministero del lavoro e delle politiche sociali ed ha lo scopo principale di ricollocare le persone e avviene attraverso la richiesta esplicita da parte delle aziende. 

le risorse umane

in genere, la risorsa umana in azienda ha tre fasi: la fase di entrata, di permanenza e di uscita.

generalmente, le prime due sono fasi positive e naturalmente costruttive, mentre l’ultima è una fase con un’accezione negativa.

l’outplacement tenta di cambiare, in modo positivo, la cultura del lavoro, proponendo una soluzione positiva e quindi ricollocando il personale che si trova in uscita dalle aziende.

le società di outplacement non partecipano attivamente alla fase di uscita dei dipendenti, ma si occupano di prendere in carico i dipendenti stessi e di accompagnarli nella loro ricollocazione

i vantaggi dell’outplacement

il servizio di ricollocazione ha numerosi vantaggi: innanzitutto, rende partecipi e attivi i dipendenti nella ricerca della propria ricollocazione.

l’azienda chiude in maniera definitiva un rapporto, costi compresi; e anche la business community trae vantaggio in quanto non sostiene i welfare relativamente a tutti coloro che, in questo momento, si trovano in uno stato di disoccupazione. 

l’outplacement può essere sia individuale che collettivo ed ha una durata tra gli 8 e i 12 mesi. sono tutte condizioni che vengono stabilite in fase di trattativa con il cliente stesso. 

in genere, questa è una soluzione che può rappresentare un benefit da aggiungersi alla fuoriuscita che viene concordata con il dipendente. e nei casi di ristrutturazione aziendale, il servizio di outplacement può essere gestito e previsto da un accordo sindacale.

il contributo delle società di outplacement

le società di outplacement accompagnano la ricollocazione del personale anche attraverso una serie di supporti. innanzitutto, c’è un supporto logistico, con una scrivania, e dei supporti informatici che magari il dipendente non possiede. 

oltre a questo, c’è anche l’organizzazione di una metodologia consolidata per la ricerca attiva del proprio lavoro e oltre a ciò vengono accompagnati da consulenti professionisti, orientatori o coach. 

hanno a disposizione anche materiale e documentazione che possono consultare ogni volta che si ritiene opportuno e hanno a disposizione anche un database di aziende a cui poter inviare il proprio curriculum. 

fasi di outplacement

le fasi di outplacement sono 4: c’è una fase di adesione, dove viene conosciuta ovviamente la persona. vengono illustrati quelli che possono essere i percorsi che sono stati delineati.

c’è una seconda fase dove viene delineato il progetto da seguire.

una terza fase che è la ricerca attiva del lavoro. in particolare, questa è la fase più importante e fondamentale, in quanto la persona viene immersa in tutte quelle che possono essere le attività utili per la ricerca del lavoro, sia nell’aiutarli a comporre il proprio curriculum vitae, ma anche nel gestire un colloquio di lavoro.

la quarta fase, che è l’ultima, è quella della ricollocazione e anche dell’assistenza in ingresso da parte del dipendente nei confronti di una nuova azienda.   

viene accompagnato anche attraverso delle sezioni di preparazione al nuovo ingresso e anche nel gestire eventualmente una trattativa economica. 

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