Potenziamento delle competenze le aziende non possono fare a meno dell’up-skilling

L’Up- skilling è l’investimento formativo su cui in questo momento puntano principalmente le imprese. Il dato è confermato dal Centro Studi Tagliacarne . Da un’indagine su un campione di 4.000 imprese tra i 5 e i 499 addetti del settore manifatturiero e dei servizi emerge che più di 9 imprese su 10 puntano sull’up-skilling

Su cosa punteranno le imprese per arricchire il bagaglio dei lavoratori?

Guardando alle diverse tipologie di investimenti formativi programmati dalle imprese entro il 2024 quelle su cui si punterà di più sono finalizzate a potenziare le competenze tecnico-professionali del personale. Ricorrerà all’ up-skilling il 96,9%. A seguire le attività di re-skilling, ossia di formazione su nuove competenze tecnico-operative (81%), di intrapreneurship per migliorare la responsabilizzazione e la capacità di iniziativa, di innovazioni di processo e di prodotto (58,2%) e di formazione manageriale per lo sviluppo di nuovi modelli di business (47,1%). Sulla formazione manageriale credono tanto le aziende. Il 31,8% delle imprese che fanno formazione manageriale, infatti, prevede di superare i livelli pre-Covid nel 2023, contro il 22,2% di chi non la sceglie.

Il PNRR fa investire le imprese in formazione

Il PNRR e le misure in esso contenute aiutano le imprese ad investire in formazione. E grazie ai fondi del PNRR molte lo faranno per la prima volta. Infatti 1 impresa su 3 che investirà in formazione lo farà per la prima volta. L’ 89,4% punta tra il 2022 e il 2024 a formare le proprie risorse umane per sfruttare al meglio i vantaggi del Pnrr. Il 37,6% di queste aziende investirà in formazione per la prima volta, ”una quota – si legge nella ricerca – che scende a quasi il 20% per quelle imprese che non si sono attivate lo scorso anno sul PNRR”.

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