Il rapporto Inapp 2022 presentato alla Camera l’8 novembre evidenzia che 7 su 10 contratti di lavoro sono a tempo determinato. Inoltre il part time involontario, cioè in assenza di alternativa, registra l’11,3% contro un 3,2% di media Ocse. Sui 37 Paesi dell’area, l’Italia è l’unico in cui il salario medio annuale è sceso di quasi il 3%. In fondo al tunnel però si intravedono delle luci. Una di queste è il programma Garanzia Giovani, che contrasta efficacemente la tendenza.

Se i contratti sono a termine la formazione non finisce

Il tasso di occupazione stabile, sceso dal 58,8 al 56,8 all’inizio della pandemia, ha visto una ripresa nel 2021, per poi ritornare a livelli pre-crisi in circa 18 mesi. Se per ora crescono di più i contratti a temine, la strategia è insistere con la formazione e con l’aggiornamento delle competenze. Garanzia Giovani è tra i progetti di contrasto alla disoccupazione con maggiore impatto.

L’Anpal infatti registra che a 12 mesi dalla fine del programma l’80% degli aderenti è preso in carico dai centri per l’impiego. Oltre il 60% si avvia a un percorso di politiche attive, in maggioranza tirocini extracurriculari. Più della metà di questi diventano contratti a tempo indeterminato.

Garanzia Giovani accedi con Time Vision

Time Vision, in qualità di ente formatore di rifermento per Garanzia Giovani, ha attivato 4 percorsi di addestramento professionale. I moduli sono: Tecnico amministrazione del personale; Operatore olistico del benessere; Operatore ai sistemi di giunzione in fibra ottica; Cybersecurity.

I corsi sono esperienze didattiche ma anche strumenti di orientamento per la costruzione del proprio progetto personale. Grazie alla qualità dei docenti e all’efficacia del metodo di insegnamento, gli studenti acquisiscono nuove skills e potenziano quelle già in possesso.

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