Lavoro e tempo libero: spesso questi due concetti sono talmente lontani l’uno dall’altro. Ecco 3 consigli utili per trovare il giusto equilibrio. D’altronde, si sa, i lavoratori più sereni producono e rendono di più di quelli stressati.

Perché é difficile gestire lavoro e tempo libero

Partiamo da questo assunto: è difficile gestire il rapporto tra lavoro e tempo libero. Perché succede questo? La risposta arriva da un’indagine Ocse.

Nell’area Ocse, infatti, l’11% dei lavoratori lavora più di 50 ore settimanali. Nella top three dei Paesi ci sono:

  • la Turchia
  • il Messico
  • e la Colombia

Cinquanta ore o più alla settimana equivalgono a dieci ore al giorno – se si parla del weekend libero – o di più di 8 ore se si lavora dal lunedì al sabato. Va da sé che l’unica giornata effettiva di stop alla frenesia del lavoro resta la domenica.

Giorno in cui, in buona sostanza, tutti devono raccogliere le necessità e – perché no – gli hobbies – che in settimana praticamente non esistono.

Come coniugare lavoro e tempo libero?

Individuato il problema, però, occorre una soluzione. E cioè un modo, o meglio, una mini strategia per riuscire a cambiare i ritmi stressanti che azzerano le passioni e lo svago dei lavoratori.

Ecco 3 semplici consigli:

  • dividere i tempi
  • individuare le priorità
  • dire anche qualche no

I tempi del lavoro e quelli dello svago

Non stiamo con l’orologio al polso, per carità. Ma è importante, per non essere schiacciati dallo stress del lavoro, riuscire a dividere il tempo da dedicare, anche mentalmente, al lavoro.

A maggior ragione adesso che si ragiona di un futuro lavorativo “ibrido”, tra presenza in ufficio e smart working, c’è la necessità che, terminate le cose da fare nella giornata lavorativa, non si cada nell’errore di dover continuare anche al rientro se, ad esempio, abbiamo dimenticato qualcosa.

Solo con la mente pulita dello stress si potrà vivere il resto della giornata o il fine settimana con la giusta leggerezza.

Individuare le priorità

Questo secondo consiglio riguarda, però, la gestione dell’agenda lavorativa. E cioè le indicazioni operative che, scandite bene per priorità e ordine, riesco a scadenza la giornata e la settimana lavorativa.

Si tratta della cosiddetta gestione dell’ordinario che, poi, si sa, sarà regolarmente stravolta da esigenze straordinarie e necessità dell’ultimo minuto.

Dire anche qualche no

Non è un caso se questo consiglio è l’ultimo, perché è il più difficile da realizzare. Ma è necessario, ogni tanto, dire qualche no a lavoro. Solo in questo modo ogni lavoratore avrà un mindset già incentrato sul concetto di equilibrio tra lavoro e tempo libero.

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