Assunzioni per i lavoratori stagionali: arriva dalla provincia di Savona il modello di accordo territoriale sul terziario. Il “modello” Savona, se esportato nelle zone turistiche del Paese, potrebbe diventare una leva per il rilancio dell’occupazione.

Il modello Savona per i lavoratori stagionali

L’accordo per le assunzioni dei lavoratori stagionali del terziario in provincia di Savona ha avuto come firmatari:

  • l’associazione di categoria competente del settore
  • i sindacati di riferimento del comparto turistico

L’obiettivo del patto è l’assunzione in numero illimitato di lavoratori a tempo determinato per ragioni di stagionalità.

Due i requisiti necessari per le aziende per poter aderire all’accordo:

  • applicare il Contratto nazionale del Lavoro Terziario Distribuzione e Servizi
  • trovarsi in un comune turistico

Nell’accordo, poi, vengono elencati tutti i vantaggi che le aziende avranno già per questa estate 2021 nell’assumere personale per “stagionalità”.

Assunzioni stagionali: la risposta alla ripresa

Le aziende del settore turistico della provincia di Savona hanno accolto con favore l’accordo per le assunzioni dei lavoratori stagionali. Senza i limiti numeri e il rapporto da bilanciare con i contratti a tempo indeterminato, potrà essere più semplice la gestione dei picchi che si prevedono per questa estate in tutte le località turistiche italiane.

Ecco perché l’accordo locale rappresenta un modello da poter esportare in tutti i distretti turistici italiani, o in tutte le province che hanno molte località che vivono dell’economia turistica.

Il turismo 2021? Sarà verso il digital

L’accordo del modello Savona per le assunzioni illimitate dei lavoratori stagionali sarà operativo già dall’estate 2021, proprio per avviare la ripresa del turismo. Un settore che è stato duramente colpito dalla pandemia, ma che avrà presto una radicale trasformazione, in chiave digital.

Nel Pnrr del Governo Draghi c’è ampio spazio destinato allo sviluppo digital del turismo. La digitalizzazione del turismo, assieme alla cultura, vedrà un investimento di 6,6 miliardi di euro,.

Questi gli obiettivi:

  • il miglioramento del livello di attrattività turistica del patrimonio
  • la riqualificazione delle strutture
  • transizione digitale dell’industria turistica

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