Si chiama Fondo Regionale per la Crescita (FRC) il piano di finanza agevolata operativo in Regione Campania e destinato a sostenere le piccole aziende. La Regione ha pubblicato alcuni chiarimenti in merito.

I dettagli del Fondo Regionale per la Crescita

Complessivamente, il Fondo Regionale per la Crescita messo a disposizione dalla Regione Campania è di 200 milioni di euro.

Ogni finanziamento, per esempio, può avere durata massima di 6 anni, con 20 rate trimestrali.

Sono due le componenti del fondo regionale per la crescita:

  •  il 50% delle spese ammissibili, a titolo di contributo a fondo perduto;
  • e il restante 50% delle spese ammissibili, a titolo di finanziamento a tasso zero.

Quali sono le spese ammesse?

Il fondo regionale per la crescita copre le seguenti voci di spesa:

  • acquisto di impianti e macchinari;
  • e le opere di impiantistica, funzionali all’installazione degli impianti e dei macchinari. (il limite è del 10% dell’investimento complessivo)
  • servizi reali di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finalizzato al miglioramento delle performance ambientali e/o sociali (limite massimo del 30% )
  • Certificazioni ISO14001, ISO50001, EMAS, ISO9001 e altre certificazioni;
  • Software, sistemi, piattaforme, applicazioni e programmi informatici funzionali alle esigenze gestionali e produttive dell’intervento;
  • Spese amministrative, spese per studi di fattibilità (anche qui il limite è del 10% dell’investimento complessivo)

Chi può accedere al fondo

Il fondo è rivolto sia alle piccole e medie aziende del territorio che ai liberi professionisti dotati di Partita IVA.

Sono ammissibili tre tipologie di interventi da realizzare sul territorio della Regione Campania:

  • DIGITALIZZAZIONE E INDUSTRIA 4.0, investimenti materiali e immateriali a sostegno dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione produttiva per la transizione 4.0;
  • SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE, investimenti finalizzati ad accrescere la performance ambientale e sociale dell’impresa
  • NUOVI MODELLI ORGANIZZATIVI, investimenti tesi alla riorganizzazione dei processi aziendali

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