Cambiano le regole per la formazione dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria. D’ora in avanti i percorsi di potenziamento delle skills dei dipendenti per i quali sono attivati ammortizzatori sociali saranno:
- obbligatori
- mirati al reinserimento in altre aziende o all’autoimpiego
Ecco cosa cambia.
Cosa cambia per la formazione dei lavoratori
Le novità per la formazione dei lavoratori sono introdotte nel DM Lavoro, che è operativo dallo scorso 29 settembre. I nuovi articoli di legge prevedono che i dipendenti in cassa integrazione seguano percorsi di formazione particolari, ben collegati alle politiche attive e alle esigenze occupazionali dei territori dove si trovano le aziende.
L’obiettivo fondamentale della riforma è che, al termine del periodo di riduzione forzata dell’orario di lavoro e del relativo sostegno economico, i lavoratori abbiano le competenze necessarie e aggiornate per:
- essere reintegrati a pieno regime in azienda, magari con responsabilità diverse
- oppure avere il giusto profilo per la ricerca di un nuovo posto di lavoro
Come sarà la formazione
Ecco perché i percorsi di formazione previsti per i lavoratori in CIGS sono essenzialmente obbligatori. Infatti per i lavoratori che non avranno una frequenza assidua ai percorsi di formazione senza giustificato motivo sono previste sanzioni e cioè:
- decurtazione di una mensilità di trattamento
- oppure azzeramento totale del sussidio
Gli stessi obblighi di rispetto e certificazione dei percorsi di formazione vale anche per i datori di lavoro.
Per quanto riguarda i progetti formativi, essi devono evidenziare:
- le esigenze di apprendimento legate al percorso di cassa integrazione straordinaria
- i modi per valorizzare le competenze dei singoli lavoratori coinvolti
- e le possibilità di personalizzazione dell’apprendimento singolo
L’intero percorso formativo dovrà essere tracciato e trasparente, e al termine dovrà essere rilasciata una certificazione delle competenze in uscita e dei risultati dell’apprendimento.