Il primo termine è più noto e spesso associato ad una mera questione di quote. Parlare di gender gap, soprattutto in contesti aziendali e soprattutto in posti apicali, negli ultimi anni ha voluto significare soltanto l’obbligo, da parte delle aziende, di assegnare una fetta di “poltrone” alla componente femminile.

Ma nelle aziende c’è un altro gap spesso riscontrato e mai realmente affrontato fino ad ora, ossia quello generazionale, definito “age gap“. E che si traduce in un sottodimensionamento dei giovani che entrano in azienda. Esiste un filo comune che deve e può risolverli entrambi nel giusto modo: le competenze.

Le competenze come leva per risolvere il gender gap

Sono proprio le competenze da sviluppare e potenziare l’elemento base su cui risolvere, ad esempio, il gender gap. Non soltanto per quello che riguarda le skills tecniche e di contenuto che determinano il lavoro delle donne in azienda – in qualsiasi ruolo e con qualsiasi grado di responsabilità – ma anche per le cosiddette competenze di base e trasversali che impattano molto:

  • sui ruoli professionali dei singoli
  • sulle dinamiche aziendali
  • e sull’organizzazione degli uffici

Ci sono tanti esempi di competenze di base e trasversali che tutti i manager, siano uomini o donne, devono acquisire per poter guidare al meglio le aziende che governano:

  • leadership attuativa
  • comunicazione efficace
  • self empowerment

Tutte caratteristiche che esulano dalla preparazione contenutistica e concettuale, ma che aiutano l’integrazione e il confronto all’interno delle aziende. E questo serve soprattutto quando a guidare uffici o intere aziende siano manager donna che, ancora oggi talvolta hanno necessità di una fermezza maggiore dei colleghi uomini per diffondere armonia e produttività in azienda.

Le competenze per i giovani

Oltre al gender gap c’è, come detto ad inizio paragrafo, anche il cosiddetto “age gap”, ossia la differenza di trattamento – non solo salariale – tra i giovani che lavorano in azienda, anche con ruoli manageriali, e i colleghi anziani.

Come si traduce questo gap generazionale? Con alcune alternative:

  • stipendi ridotti
  • responsabilità ridotte

Anche in questo caso, per le aziende che credono nei giovani talenti che assumono è possibile avviare precisi percorsi di formazione che sappiano migliorare tutti gli aspetti che ne determinano il gap. 

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