La mancanza di competenze nelle aziende italiane, nel 2022, è costata quasi 38 miliardi di euro. Di “affari persi”, occasioni mancate, mercati non raggiunti. È questo uno dei primi dati che emerge dalle Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine aggiornato al quinquennio 2023-2027, elaborato nell’ambito del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal.

Cosa significa la mancanza di competenze

Cosa vuol dire, esattamente, mancanza di competenze in azienda? Per usare un termine tecnico, si tratta del cosiddetto skill shortage. Ossia l’assenza nelle aziende di:

  • determinate figure professionali
  • o specifiche competenze innovative

che possono rendere competitiva l’azienda stessa.

Da cosa nasce lo skill shortage? Da due fattori principali: dal mancato ingresso delle figure professionali giuste e già formate, o dalla mancata formazione delle risorse già in organico.

I dati del sistema Excelsior

La difficoltà di reperimento del personale nel 2022 ha riguardato circa il 40% delle assunzioni ed è destinata ad aumentare ulteriormente anche per l’accelerazione della domanda attesa come effetto degli investimenti Pnrr. 

Le filiere produttive per cui si è stimato un costo maggiore, dovuto al ritardo nell’inserire i lavoratori ricercati, sono state quelle dei:

  • servizi operativi
  • commercio
  • turismo
  • costruzioni
  • infrastrutture

settori con un elevato turnover occupazionale legato anche ai fattori stagionali.

Il costo del mismatch rischia di aumentare nei prossimi anni in considerazione dei macro-trend che stanno già cambiando il mercato del lavoro: la transizione digitale e green e l’andamento demografico.

Come superare la mancanza di competenze?

Se, da un lato, sono due le ragioni che portano alla mancanza di competenze in azienda, dall’altro lato sono altrettante le soluzioni.

Se il problema nasce dalla difficoltà di reperire i giusti talenti, allora la soluzione è affidarsi ad un’agenzia per il lavoro che segua l’intero percorso di ricerca e selezione di nuovi talenti, partendo dall’analisi precisa dei fabbisogni aziendali e cercando le figure che rispondono esattamente alle richieste.

Se, invece, il problema è la formazione aziendale interna, allora la soluzione è un radicale percorso di upskilling dei propri dipendenti, per ottenere l’esatto grado di specializzazione delle competenze richieste.

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