Dieci milioni di euro per la riqualificazione professionale dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore. Questo il tesoretto messo alla base del progetto pilota della Regione Puglia e di Anpal Servizi.

Il progetto della Regione Puglia

Il progetto pilota della Regione Puglia sulla riqualificazione professionale rientra tra quelle previste nel Piano Attuativo Regionale delle misure per il lavoro finanziabili con il PNRR. 

Tra le misure più innovative, abbiamo candidato un importante progetto pilota per la riqualificazione professionale dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore che, nella nostra regione, sono quasi tutti lavoratori ex ILVA.

Sebastiano Leo, assessore regionale al Lavoro e alla Formazione

I dettagli del progetto

Il progetto pilota prevede due fasi specifiche:

  • la prima di selezione dei percorsi di riqualificazione professionale promossi da enti pubblici o da imprese private
  • e la seconda di candidatura del singolo lavoratore al percorso prescelto.

Elemento centrale del progetto è proprio il coinvolgimento delle aziende private, perché i percorsi di riqualificazione professionale candidati a finanziamento, potranno provenire:

  • sia dagli enti pubblici
  • che dalle aziende private competenti

I percorsi, poi, nello specifico potranno essere frequentati dai lavoratori all’interno delle stesse aziende per le quali lavorano, anche se sono in cassa integrazione a zero ore, e mantenendo il posto.

La platea dei beneficiari, come detto quasi tutti dipendenti ex Ilva è di circa 1.500 persone.

Politiche attive e riqualificazione: il programma GOL in Puglia

All’interno del piano attuativo del PNRR regionale, oltre al progetto pilota sulla riqualificazione professionale dei lavoratori in cassa integrazione a zero ore, c’è spazio ovviamente anche per il programma GOL.

La Garanzia di Occupabilità Lavoratori in Puglia, infatti attiverà programmi e percorsi di:

  • formazione
  • riqualificazione
  • politiche attive del lavoro
  • upskilling e reskilling

per un ammontare complessivo di 69 milioni di euro. Proprio la Puglia è stata una delle prime regioni d’Italia a vedere approvato il proprio piano attuativo.

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