Il recente avviso Anpal sul Fondo Nuove Competenze 2023 specifica, tra le altre cose, quali sono le verifiche condotte per il controllo dell’effettivo utilizzo della misura, e tutte le possibili sanzioni per le aziende che non rispettano le regole. Ecco tutti i casi.
Le verifiche per il Fondo Nuove Competenze 2023
Il decreto per il Fondo Nuove Competenze 2023 ha dato in capo ai fondi interprofessionali la piena – o quasi – gestione delle attività. Comprendendo in esse anche la verifica della regolarità dello svolgimento delle attività di upskilling e reskilling inserite nel progetto dalle aziende.
L’avviso specifica, però, che accanto al controllo dei fondi, anche:
- Anpal
- e Ispettorato Nazionale del Lavoro
possono disporre verifiche e controlli in qualunque momento e fase di realizzazione dell’attività formativa stessa.
Le sanzioni previste dal Fondo Nuove Competenze 2023
Ovviamente, l’esito delle verifiche può essere duplice, e cioè positivo se non ci sono irregolarità, oppure negativo nel caso di verifichino delle inadempienze.
Sono 5 le fattispecie di inadempienze che possono portare alle sanzioni, che si traducono in una revoca parziale o totale delle cifre previste per il Fondo Nuove Competenze 2023:
- irregolarità
- frodi
- indebiti utilizzi delle risorse
- conflitti di interesse
- doppio finanziamento pubblico degli interventi
L’ultimo punto riguarda il datore di lavoro che beneficia già di altri finanziamenti pubblici per le medesime ore rimodulate e che non può usufruire del contributo del FNC.
Le sanzioni, come detto, sono di due tipi e dipendono dalla gravità delle irregolarità riscontrate. Si tratta di:
- revoca parziale del contributo in base alle spese ammissibili effettivamente sostenute e rendicontate
- o revoca totale nel caso di gravi violazioni di leggi e regolamenti, o per inottemperanza alle previsioni dell’avviso Anpal
C’è anche un altro aspetto importante da tenere in considerazione per quanto riguarda il Fondo Nuove Competenze 2023: i datori di lavoro sono tenuti a preparare tutta una serie di documenti e comunicazioni da tenere sempre a disposizione, proprio per i controlli previsti dalla misura.
La revoca dei fondi può avvenire, infatti, anche nei casi di:
- mancata adozione di atti e provvedimenti necessari all’avvio dei progetti di formazione
- ritardo, inerzia o difformità nell’esecuzione dell’attività formativa stessa
Cosa accade ai datori di lavoro
Cosa accade, dunque, ai datori di lavoro che si trovano di fronte ad una revoca parziale o totale dei contributi previsti dal Fondo Nuove Competenze 2023?
Nel caso di una revoca parziale, va da sé che il titolare d’azienda sarà chiamato a restituire tutte le somme non ritenute “legittime” dai controlli. La revoca totale si traduce in restituzione complessiva dei fondi. Se i fondi sono stati chiesti con l’anticipo e saldo, allora l’azienda dovrà restituire tutto l’anticipo. Stesso ragionamento se la verifica dei controlli avviene a completamento del percorso formativo.
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