Arrivano due buone notizie per le aziende interessate ad avviare percorsi di upskilling e reskilling del personale attraverso il Fondo Nuove Competenze. L’Anpal ha, infatti, ufficializzato:

  • l’arrivo di altri 180 milioni di euro
  • la proroga per la presentazione delle domande di accesso e degli accordi di rimodulazione al prossimo 27 marzo

C’è, quindi, un altro mese di tempo per poter accedere a tutte le agevolazioni previste per questa annualità e a tutti i percorsi di formazione sulle tematiche digital e green.

Il decreto Anpal con le novità

Il decreto Anpal sul Fondo Nuove Competenze arriva a distanza di pochi giorni dalla conversione in legge del decreto Milleproroghe che, di fatto, ha esteso a tutto il 2023 l’operatività della misura.

Con il decreto, l’Anpal puntualizza in chiave operativa le disposizioni inserite nel Milleproroghe.

La somma di 180 milioni di euro proviene dai residui della precedente edizione del Fondo, dovuti a rinunce, minori rendicontazioni oppure da tagli in sede istruttoria.

La riapertura dei termini di presentazione delle domande da parte dei datori di lavoro permette l’invio di nuove domande fino al 27 marzo 2023.

L’intera somma iniziale di un miliardo di euro, a disposizione di questa edizione del Fnc, è stata appena esaurita in sede di prenotazione con le domande finora presentate, ferme comunque restando le risultanze della fase istruttoria ancora in corso.

Fondo Nuove Competenze: cosa serve entro il 27 marzo

Con questa mini-finestra temporale aperta fino al 27 marzo, le aziende interessate ad accedere al Fondo Nuove Competenze hanno il tempo necessario a preparare tutta la documentazione da inviare all’Anpal per ottenere i fondi a copertura della formazione.

Cosa serve? L’intera documentazione già necessaria per la prima sessione del 2023, e cioè, fondamentalmente, il progetto formativo che prevede la rimodulazione :

  • il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento;
  • il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare al progetto formativo, entro il limite minimo di 40 ore e massimo di 200, per ciascun lavoratore;
  • il periodo entro il quale realizzare le attività formative che, unitamente alla relativa
    rendicontazione, dovranno concludersi entro e non oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza;
  • i processi in funzione dei quali è necessario l’aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica
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