Incentivi all’assunzione nella manovra 2022

La bozza di manovra di bilancio 2022 prevede importanti novità per quanto riguarda gli incentivi all’assunzione. Quali sono gli esoneri contributivi o i vantaggi fiscali delle aziende che vogliono assumere nuovo personale a partire dal primo gennaio 2022. Alcune misure resteranno, altre saranno modificate. Andiamo a capire, innanzitutto, le novità.

I nuovi incentivi all’assunzione

Le principali misure a sostegno della nuova occupazione inserite nella manovra sono:

  • l’assunzione di personale proveniente da aziende in crisi
  • la decontribuzione per lavoratrici madri
  • l’assunzione di lavoratori in cassa integrazione straordinaria

Incentivi per le assunzioni di persone provenienti da aziende in crisi

É questo una delle novità per quanto riguarda gli incentivi all’assunzione. La bozza di manovra 2022 prevede, infatti, che in questo caso l’esonero contributivo per le aziende sia lo stesso rispetto all’assunzione di giovani under 36

E cioè, l’esonero dei contributi è: 

  • del 100%
  • fino a un massimo di 6.000 euro
  • per i prossimi 3 anni

La bozza di manovra estende questa agevolazioni anche alle aziende che assumono:

  • lavoratori di qualsiasi età
  • con un contratto a tempo indeterminato nel biennio 2021-2022
  • e che provengono da aziende per le quali è parto un tavolo istituzionale di crisi

Decontribuzione per le lavoratrici madri

La sperimentazione – perché di questo si tratta – sarà valida solo nel 2022. La misura in questione prevede uno sgravio del 50% dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato per il periodo massimo di un anno dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità.

Assunzione di lavoratori in cassa integrazione straordinaria

Questo incentivo rientra nella più complessa operazione di riforma degli ammortizzatori sociali. Ad ogni modo, l’agevolazione è rivolta alle aziende che assumono lavoratori in CIGS, ossia cassa integrazione straordinaria.

Che tipo di agevolazione è prevista?

L’agevolazione per le aziende altro non è che un contributo pari al 50% della fetta di integrazione al salario che il lavoratore avrebbe ricevuto se ancora in cassa integrazione. Le aziende possono ricevere questo contributo per un periodo non superiore ai 12 mesi e se, nei 6 mesi precedenti l’assunzione in questione, non abbiano avviato procedure di licenziamento.

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