Gli incentivi cumulabili con le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono l’argomento della circolare del ministero dell’Economia e delle Finanze.

Incentivi cumulabili con il Pnrr

Il parere da parte del Mef ha chiarito un dubbio di molte aziende, e cioè la possibilità di poter combinare le risorse legate ai programmi del Pnrr ad altre misure. A partire, per esempio, dalla digitalizzazione delle imprese. Fino ad arrivare alla formazione dei dipendenti o all’innovazione.

Il chiarimento atteso, quindi, è arrivato: ci sono degli incentivi cumulabili alle risorse e ai finanziamenti del Pnrr. Ma ci sono anche delle regole: vediamoli entrambi.

Le regole per la gestione degli incentivi

È questo il primo punto della circolare, e cioè le regole per la gestione degli incentivi. Non tutti gli incentivi sono cumulabili, in buona sostanza. Ci sono delle regole che le aziende devono seguire.

Il Mef conferma il no al cosiddetto doppio finanziamento: per la stessa misura, in pratica, le aziende non possono usare rimborsi per gli stessi capitoli di spesa, anche se provengono da fondi diversi.

Al contrario, per lo stesso investimento la circolare conferma che è possibile usare differenti fonti di finanziamento, a patto che coprano quote diverse di spesa. Un esempio pratico?

Transizione 4.0 e Pnrr? Connubio possibile

L’esempio concreto è legato al piano Transizione 4.0 e ai crediti d’imposta in ricerca e sviluppo previsti dalla misura.

La circolare dice che

laddove l’investimento risultasse in parte finanziato da altre risorse pubbliche, è ammesso il cumulo con il credito d’imposta (fino a concorrenza del 100% del costo dell’investimento), esclusivamente per la parte di costo dell’investimento non finanziata con le altre risorse pubbliche.

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