L’industria 4.0 è un settore in crescita vertiginosa. Soprattutto nel 2020, anno della pandemia, quando il comparto ha avuto un‘impennata dell’8%, arrivando a 4 miliardi di euro di fatturato.

Gli investimenti dell’industria 4.0 nel 2021

Le aziende manifatturiere e dei servizi che hanno affrontato il percorso di digitalizzazione hanno attivato circa 1.400 applicazioni digitali, spesso legate all’internet delle cose, ai servizi Analytics e all’intelligenza artificiale.

È questo è il risultato dell’ultima ricerca realizzata dall’Osservatorio Transizione Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano

Le previsioni per il 2021 indicano un’ulteriore accelerazione della spesa, ad un tasso compreso fra +12% e +15%, superando i 4,5 miliardi di euro, spinta in particolare da:

  • Cloud Manufacturing (+25-30%), 
  • Advanced Automation (+15-20%)
  • Advanced HMI (+12-18%)

Mentre si stimano incrementi meno sostenuti per:

  • Industrial IoT (+9-14%),
  • Advanced Analytics (+12-16%)
  • e Additive Manufacturing (+6-12%).

Continua la crescita dei servizi, per i quali si prevede un aumento del 10-15%.

Il piano degli incentivi

Stando ai dati dell’osservatorio sullo sviluppo dell’industria 4.0:

  •  l’83% delle 175 grandi imprese e PMI intervistate dall’Osservatorio conosce il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali,
  • il 55% quello per ricerca, sviluppo e innovazione
  • e il 52% quello per la formazione

Va da sé che, oltre alla dotazione strumentale necessaria alle aziende per la transizione digitale, c’è bisogno anche di una adeguata formazione dei dipendenti in chiave 4.0.

Il futuro dell’industria 4.0

Come detto, tra le novità all’orizzonte, oltre ad una proroga decennale delle misure, ci sarebbe anche una diversa organizzazione degli incentivi stessi.

La prima ipotesi riguarda la possibilità di creare una nuova forma di incentivo, che sia il risultato di un mix tra il credito d’imposta e l’ammortamento.

Ultimo punto, piuttosto delicato, riguarda la possibilità per le aziende di cedere il credito d’imposta maturato. Un argomento affrontato lo scorso mese di maggio e messo nel cassetto dopo lo stop della Ragioneria di Stato.

L’ipotesi al vaglio, al momento, riguarderebbe la possibilità di concedere la cessione solo per una annualità.

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