Assunzioni a tempo indeterminato: +40% nei primi cinque mesi

Nei primi 5 mesi dell’anno : da gennaio a maggio si è registrato un più 40% di assunzioni a tempo indeterminato. A confermare il dato che ”il posto fisso” è una realtà per molti è stato l’INPS. Nei primi 5 mesi dell’anno i nuovi lavoratori sono aumentati rispetto allo stesso periodo del 2021, raggiungendo i 3.381.000.

Assunzioni a tempo indeterminato i dati del rapporto

Secondo i dati dell’Osservatorio sul Precariato :

” il saldo tra assunzioni e cessazioni, che identifica l’incremento delle posizioni lavorative, questo è stato pari a +203.059 unità a maggio (+12,2% rispetto ad aprile), di cui 28.488 (14,0%) a tempo indeterminato. Un risultato così soddisfacente non veniva raggiunto da luglio 2021”.

Si legge ancora nel rapporto :

”Le trasformazioni di rapporti a termine in contratti a tempo indeterminato sono risultate a maggio 56.916 (65.188 se si considerano anche quelle degli apprendisti), in aumento de 71,6% rispetto a un anno fa. Tra gennaio e maggio 2022 le trasformazioni sono state 305.914 (357.244 se si considerano anche quelle degli apprendisti), il 70,6% in più rispetto al 2021. Anche le conferme dei rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo – pari a 51.000 – risultano essere aumentate del 12% rispetto all’anno precedente”.  

Formazione e competenze al centro delle assunzioni dei prossimi mesi

Un’adeguata formazione e un ampio ventaglio di competenze è quanto richiedono le aziende per i nuovi ingressi nel mondo del lavoro. Formazione che è importante estendere a tutti i lavoratori. In questo caso la scelta vincente è riqualificare i lavoratori da un lato e agevolare e promuovere percorsi di formazione partendo dalle scuole. Per le imprese una possibiltà è data dal Fondo Nuove Competenze che consente alle imprese, di qualunque settore e dimensione, di rqualificare e formare i lavoratori modificando temporaneamente l’orario di lavoro. Per quanto riguarda le assunzioni, non va dimenticato che un ruolo nell’incremento degli ingressi nel mondo del lavoro, nei primi mesi dell’anno, lo hanno giocato senza dubbio anche le misure come bonus e incentivi.

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