Lavoratori costretti ad accettare posti scarsi per qualità e remunerazione

La qualità del lavoro si abbassa per colpa della crisi. A sentirne maggiormente il peso ancora una volta giovani e donne. E’ quanto emerge dal rapporto dell’Organizzazione internazionale del lavoro sulle “Prospettive occupazionali e sociali nel mondo: Tendenze 2023”.

Lavoratori proiettati verso occupazioni di bassa qualità

Posti di lavoro di qualità inferiore, scarsamente retribuiti e privi di stabilità e di protezione sociale. Più aumenta la crisi più il lavoro si fa di scarsa qualità. Se da un lato il rapporto sottolinea che “il lavoro dignitoso è essenziale per la realizzazione della giustizia sociale” dall’altro viene fuori che la scarsità di opportunità di lavoro dignitoso è destinata a peggiorare.

Donne e giovani: il dato più preoccupante

Le donne e i giovani registrano risultati preoccupanti sul mercati del lavoro. A livello globale, il tasso di partecipazione delle donne alla forza lavoro si è attestato al 47,4 per cento nel 2022, rispetto al 72,3 per cento degli uomini. Questo divario di 24,9 punti percentuali significa che per ogni uomo economicamente inattivo ci sono due donne nella stessa situazione.

I giovani (di età compresa tra i 15 e i 24 anni) incontrano gravi difficoltà nel trovare e conservare un posto di lavoro dignitoso.

Il loro tasso di disoccupazione è tre volte superiore a quello degli adulti. Più di un giovane su cinque (23,5 per cento) non lavora, non studia e non frequenta un corso di formazione (Neet).

Le misure occupazionali per i Neet


Risorse e progettualità è il binomio vincente affinchè i giovani fino a 34 anni possano ritornare ad essere protagonisti del mondo del lavoro. Formazione adeguata e percorsi precisi. Le risorse messe in campo dall’Europa danno la possibilità ad aziende e PMI di investire su una categoria, quella dei giovani, che rappresenta il volano di crescita per il rilancio dell’economia tutta.

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