L’inizio di un nuovo anno si accompagna quasi sempre a riflessioni e bilanci. Articoli come questo sono appuntamenti fissi e sembrano un po’ tutti uguali. A renderli diversi è l’atteggiamento con cui si traggono ispirazioni e la capacità di trasformarle in azioni. Se hai già letto contenuti simili, e se stai leggendo anche questo, forse stavolta è il caso di andare oltre le parole e di passare finalmente ai fatti. Il tema di oggi sono i buoni propositi lavorativi. Lo scopo ad esempio può essere cambiare impiego, trovarne uno o rendere più produttivo quello che stai già svolgendo.

Il valore delle promesse

Se segui questa rubrica sai già che il prossimo passo è una scaletta di suggerimenti e idee da sfruttare “a tuo uso e consumo”. Prima di arrivarci però bisogna chiarire un passaggio essenziale. Fatti solo promesse che puoi mantenere. Qualunque siano i buoni propositi lavorativi che hai in mente, se non rispetti questa regola, tutto il resto sarà inutile.

In generale quando prendi un impegno dovresti sempre mantenerlo. Deludere gli altri ha delle conseguenze, però deludere te stesso è ancora più grave. Se lo fai perdi credibilità e fiducia nelle tue capacità e possibilità. Da un simile circolo vizioso è difficile uscirne. Il segreto è sicuramente la disciplina, ma anche fissare obiettivi concreti e raggiungibili.

Come mantenere i buoni propositi lavorativi

Un po’ dappertutto troverai più o meno la stessa lista di consigli che assomiglia a questa:

  • Migliora l’equilibrio tra casa e ufficio
  • Impara qualcosa di nuovo
  • Metti ordine
  • Approfondisci i rapporti con colleghi e collaboratori

Sono buoni suggerimenti certo, però quello che ti proponiamo qui è qualcosa di diverso. Non troverai una serie di buoni propositi lavorativi “riciclati” ma piuttosto delle strategie per mantenerli. Ecco come:

Fai con calma. Ok, chi ben comincia è a metà dell’opera. Però l’anno è appena iniziato quindi prenditi il tuo tempo e liberati dall’ansia. Non sovraccaricarti subito, altrimenti sarai esausto a metà strada.

Concludi le cose in sospeso. Se ti porti dietro lo strascico di questioni irrisolte, difficilmente realizzerai i buoni propositi lavorativi che ti sei prefissato.

Dimentica pro e contro. Parlavamo di bilancio di fine anno giusto? Di solito si mettono a confronto vittorie e sconfitte. Tuttavia questo è un atteggiamento poco utile. Meglio parlare di quello che è andato bene e di quello che potrebbe andare meglio. E poi ricorda Yoda di Guerre Stellari “il più grande maestro il fallimento è”.

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