Le normative europee impongono alle aziende nuovi standard e il ruolo dell’esperto controllo qualità diventa sempre più centrale.

Con 385 mila addetti ai lavori e 32 miliardi di fatturato il settore agroalimentare rappresenta oggi il secondo indotto in Italia in termini di PIL e anche la prima filiera per importanza economica.

Si tratta di un settore economico in costante crescita, che necessita di risorse sempre più competenti in ambito Controllo Qualità e Ricerca & Sviluppo.

Il mercato del lavoro richiede quindi nuove figure professionali, in possesso di adeguate conoscenze tecniche e normative, che supportino le imprese in questo delicato compito.

Assumere risorse qualificate nel controllo qualità è una responsabilità a cui le aziende del settore non possono sottrarsi, soprattutto se vogliono garantire che la loro offerta sia qualitativamente buona.

Come si diventa quindi un esperto controllo qualità nel settore alimentare e quali sono le opportunità di crescita professionale?

Scopriamolo di seguito.

Chi è l’Esperto controllo qualità?

L’Esperto controllo qualità monitora i prodotti utilizzati e i processi di lavorazione interni all’azienda.

Lo scopo è quello di garantire che il prodotto immesso sul mercato sia sicuro e di qualità.

Gli alimenti hanno un considerevole valore sociale e culturale, pertanto la qualità dei prodotti permette di valorizzare anche l’immagine dell’azienda agli occhi dei consumatori e di distinguersi sul mercato.

Diventare responsabile qualità o scegliere di lavorare come esperto al controllo qualità significa assicurare che le materie prime impiegate, la loro lavorazione e i prodotti finali siano conformi a specifici standard di qualità e sicurezza.

Inoltre è fondamentale che le valutazioni abbiano una collocazione oggettiva, seguendo standard che rispettino le leggi nazionali e i regolamenti interni all’azienda.

In cosa consiste il lavoro come esperto controllo qualità?

Essere un Esperto controllo qualità significa principalmente verificare che le materie prime usate nell’industria alimentare rispettino gli standard qualitativi e di sicurezza prestabiliti.

Nel dettaglio questa figura si occupa di:

  • analizzare con test di laboratorio i prodotti completati e i semilavorati per vedere se soddisfano i requisiti richiesti, 
  • monitorare sui processi per trovare margini di miglioramento logistici e qualitativi
  • analizzare le conformità, rispetto agli standard di qualità definiti dalle norme, e segnalare eventuali discrepanze.
  • educare gli addetti ai lavoratori a rispettare gli standard richiesti
  • collaborare con i senior manager per migliorare la qualità generale dei prodotti immessi sul mercato.

Quali sono i  requisiti per lavorare nel controllo qualità?

Per diventare un esperto controllo qualità alimentare è necessario conoscere i processi lavorativi dell’industria di riferimento e possedere adeguate conoscenze come:

  • conoscenze chimico e microbiologico
  • Normativa ISO e protocollo HACCP
  • conoscenze ingegneristiche

Nel nostro paese esistono diversi corsi universitari nell’ambito del controllo qualità, ma è possibile conseguire anche una laurea in Chimica o in materie ingegneristiche.

A questo devono seguire percorsi formativi per acquisire specifiche certificazioni di categoria come corsi di formazione o master specifici.

E’ importante poi proseguire con uno stage formativo per acquisire anche l’esperienza pratica in ambito di controllo qualità e sicurezza alimentare.

Un percorso di formazione valido da prendere in considerazione è un Master in Qualità e Sicurezza Alimentare che rilascia certificazioni specifiche di settore.

Un lavoro di responsabilità ma con uno stipendio soddisfacente

Scegliere di lavorare come professionista nel controllo qualità significa avere un ruolo di grande responsabilità ma anche avere un’ottima retribuzione. 

Gli addetti al controllo qualità con 1-5 anni di esperienza hanno una retribuzione lorda base che è si aggira intorno ai 22.000 euro.

Si sale anche a 50.000 euro annui, invece, per i Responsabili Qualità o con un numero maggiore di anni di esperienza nel settore (5-10 anni).

Da questo si evince quanto la gestione del sistema qualità sia un fattore di grande rilievo in azienda.

Quali sono le opportunità di crescita professionale?

Oggi in tutte le grandi realtà i ruoli che si riferiscono alla qualità sono chiaramente ben definiti.

Abbiamo, ad esempio:

  • Quality Manager o Responsabile del Sistema di gestione della qualità ;
  • Responsabile del controllo in accettazione;
  • Responsabile dei rapporti con i fornitori;
  • Ecc.

Nelle PMI invece questi ruoli tendono ad accorparsi in un’unica figura professionale ovvero il Responsabile Qualità oppure il Quality Manager.

Il Quality Manager gestisce da solo tutti i processi e deve possedere una buona conoscenza in tanti ambiti.

Deve conoscere a fondo i sistemi di gestione della qualità, gli strumenti di misura, valutare i progetti di miglioramento, impostare piani di controllo e realizzare report statistici.

Come lavorare nel settore

Iscriversi ad un percorso di formazione professionalizzante come un Master è quindi oggi una scelta vincente per chi vuole collocarsi rapidamente nel mondo del lavoro.

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