Piano Nuove Competenze: i dettagli

La misura è ancora in una fase iniziale, ma il recente decreto del ministero del Lavoro ha dato la sua prima forma al Piano Nuove Competenze. Il nuovo piano, del valore complessivo di 7,2 miliardi di euro disegnato dal Pnrr, ha l’obiettivo di migliorare le competenze dei lavoratori e delle persone in cerca di lavoro.

Le linee operative del Piano Nuove Competenze 

Individuati gli obiettivi prioritari, il ministero del Lavoro ha spiegato anche gli strumenti con cui il piano nuove competenze formerà queste tipologie di lavoratori:

  • si rafforzerà la formazione professionale
  • e saranno introdotti livelli di qualità sia per i processi di upskilling che di reskilling delle competenze.

Il futuro della formazione professionale, dunque, sarà definitivamente all’insegna della qualità dei contenuti e delle competenze che saranno generate.

Sono 3 gli assi di intervento su cui si basa il piano nuove competenze: 

Ogni programma avrà una specifica platea di destinatari:

  • i beneficiari di strumenti di sostegno (NASPI e DIS-COLL),
  • i percettori del Reddito di cittadinanza
  • e i lavoratori che godono di strumenti straordinari o in deroga di integrazione salariale (CIGS, cassa per cessazione attività, trattamenti in deroga nelle aree di crisi complessa)

Il sistema duale nel Piano Nuove Competenze

Proprio sul sistema duale è in atto una fase di riforma, voluta dal Governo alla luce non solo delle risorse europee, ma anche delle linee programmatiche del Pnrr.

Il piano di riforma e potenziamento del sistema duale si basa su 9 elementi:

  • una maggiore intesa tra Stato e Regioni per aggiornare il patto tra aziende e scuola nella formazione dei giovani
  • un’offerta formativa regionale della durata di tre anni
  • percorsi di formazione personali, quasi “su misura” dei singoli studenti
  • l’inserimento delle Academy aziendali come partners del sistema duale
  • lo sviluppo delle cosiddette soft skills da inserire nei piani formativi
  • il potenziamento delle rete degli enti di formazione
  • una parziale riforma dell’apprendistato duale, che deve fornire maggiori vantaggi alle aziende

Il programma GOL

Più dettagliate, invece, sono le conoscenze in merito al secondo asse del Piano Nuove Competenze, ossia il programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL). 

Il programma GOL fino al 2025 prevede:

  • 3 milioni le persone coinvolte nella garanzia di occupabilità lavoratori
  • di questi, 800mila avranno percorsi di formazione specifici
  • il 40% dei percorsi di formazione riguarderà le competenze digitali.

Sono cinque i percorsi inseriti nel programma GOL a sostegno del lavoro:

  • reinserimento lavorativo per i disoccupati che hanno competenze aggiornate, tali da essere facilmente spendibili
  • aggiornamento, ossia l’upskilling delle competenze, con un periodo di formazione a breve termine
  • riqualificazione, e cioè il reskilling per i lavoratori che, invece, hanno necessità di un percorso più approfondito per potenziare le proprie competenze
  • lavoro ed inclusione: in questo percorso più complesso, ogni lavoratore preso in carico sarà accompagnato anche dalle rete territoriali dei servizi per il lavoro
  • ricollocazione collettiva: è, ovviamente, un percorso a parte, rivolto principalmente a gruppi di lavoratori ad esempio in aziende in crisi.

Il piano, al momento, è solo su carta perché per diventare operativo avrà la necessità del decreto interministeriale, anche a firma del ministro dell’Economia e delle FInanze.