Sono in arrivo altri 5 miliardi di euro per il Piano Transizione 4.0. La misura, voluta dal ministero dello Sviluppo Economico, sarà finanziata anche attraverso il Fondo Complementare al PNRR, che ha un valore totale di ulteriori 31 miliardi.

Le risorse per il piano Transizione 4.0

La legge di conversione del fondo complementare del Piano Nazionale di ripresa e resilienza prevede che ci siano 5 miliardi di euro per il piano Transizione 4.0 da qui al 2026.

Ma come saranno ripartiti i fondi? Ci sarà, naturalmente, un criterio temporale:

  • 704,5 milioni di euro per l’anno 2021,
  • 1.414,95 milioni di euro per l’anno 2022,
  • 1.624,88 milioni di euro per l’anno 2023,
  • 989,17 milioni di euro per l’anno 2024,
  • 324,71 milioni di euro per l’anno 2025
  • e, infine, 21,79 milioni di euro per l’anno 2026.

Proprio il 2026, nelle intenzioni dell’altro ministero – quello dell’innovazione – rappresenta l’orizzonte temporale entro cui dovrà essere completato il piano Italia Digitale.

Gli asset del piano Transizione 4.0

Quali sono gli asset di intervento del piano Transizione 4.0 che, quindi, saranno incentivati fino al 2026?

Le misure sono state confermate tutte, e, laddove possibile, anche potenziate. Quindi i vantaggi fiscali per le aziende arriveranno in caso di investimenti per:

  • beni strumentali, materiali e immateriali, sia in chiave 4.0 che tradizionali
  • ricerca, sviluppo e design
  • Formazione 4.0

Il ruolo della formazione 4.0 nel piano di digitalizzazione

Senza le competenze, si sa, non si riescono ad affrontare i cambiamenti, soprattutto quelli digitali del Piano Transizione 4.0. Ecco perché la Formazione 4.0 diventa un elemento necessario, oltre che ad essere agevolato dal ministero. Per le aziende che investono nella formazione dei propri dipendenti, i benefici sono i seguenti:

Il credito d’imposta è riconosciuto in misura del:

  • 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di 300.000 euro per le micro e piccole imprese
  • 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250.000 euro per le medie imprese
  • 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di 250.000 euro per le grandi imprese.

La misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati.

Non solo Transizione 4.0 ma anche innovazione

C’è anche un altro capitolo di spesa che riguarda il ministero dello Sviluppo economico e che viaggia a braccetto con il piano Transizione 4.0: si tratta dei cosiddetti accordi per l’innovazione. Anche in questo caso, sono previsti dei finanziamenti, fino al 2025 per un totale di 1 miliardo di euro e così ripartiti:

  • 100 milioni di euro per l’anno 2021,
  • 150 milioni di euro per l’anno 2022
  • e 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2025

Per conoscere tutte le agevolazioni e le misure previste dal piano Transizione 4.0 compila il form in pagina: i consulenti Time Vision sapranno indicarti il percorso più vicino alle tue esigenze.

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