È on line la nuova sezione delle faq sul Fondo Nuove Competenze Anpal relativa alla rendicontazione delle domande ammesse all’incentivo. D’altronde proprio il dirigente Anpal, Pietro Orazio Ferlito, durante il webinar Time Vision del 20 maggio scorso, aveva ufficializzato l’avvio della cosiddetta fase 3 della misura, e cioè la rendicontazione. Ma vediamo il contenuto delle faq Anpal.

Fondo Nuove Competenze Anpal: le nuove faq

Sono cinque i quesiti che compongono la nuova sezione faq del Fondo Nuove Competenze Anpal. Tutte, ovviamente, riguardano la rendicontazione dei saldi relativi alle domande ammesse.

Quali sono i documenti da presentare per avere il saldo?

Per avere il saldo del Fondo Nuove Competenze – e cioè la restante parte dopo l’anticipo del 70% delle spese previste dalle aziende – accanto alla domanda, ogni imprese deve presentare:

  • Documenti di trasparenza, Documenti di validazione e Certificati delle competenze
  • elenco dei lavoratori coinvolti
  • informazioni sui lavoratori come previsto all’allegato 5bis dell’Avviso

Oltre a questi documenti, poi, le aziende devono conservare tutta la documentazione amministrativa, in copia conforme o direttamente in originale, per almeno i 10 anni successivi.

Fondo Nuove Competenze Anpal, qual è la percentuale minima di presenza dei lavoratori?

Sia che la formazione sia stata effettuata in FAD, ovvero a distanza su piattaforma, sia che invece sia stata svolta in presenza, non esiste un riferimento temporale standard per ritenere il percorso di formazione valido.

L’Anpal, da questo punto di vista, chiarisce che

è necessario che il lavoratore abbia ottenuto in esito al percorso di sviluppo delle competenze il documento di attestazione/certificazione delle stesse acquisite come
previsto dall’Avviso

L’importante, insomma, è che il percorso di potenziamento delle proprie competenze di ogni singolo dipendente abbia raggiunto l’obiettivo iniziale previsto.

Quale deve essere il livello di apprendimento idoneo per il saldo?

Anche in questo caso, ossia per il livello di apprendimento idoneo all’ok dell’Anpal per il saldo del Fondo Nuove Competenze, non esiste una scala numerica.

Non c’è bisogno, insomma, di una scala di apprendimento né per le competenze trasversali, come ad esempio quelle linguistiche, né per le soft skills.

Ad ogni modo, l’Anpal consiglia di descrivere il percorso di sviluppo delle competenze secondo le modalità di messa in trasparenza/certificazione delle competenze della
regione di competenza.

Il livello europeo delle competenze e, al contrario, i corsi necessari alle aziende ma che non hanno riferimenti

Sono queste le due ultime sezioni di domande delle faq specifiche sulla rendicontazione del Fondo Nuove Competenze Anpal.

Per quanto riguarda l’assegnazione delle competenze da sviluppare rispetto agli standard europei già codificati, l’Anpal sottolinea che è possibile inquadrare le cosiddette competenze settoriali negli standard di apprendimento comunitari. Questa cosa, però, vale per le competenze trasversali e per le soft skills.

Nel caso opposto, ossia di formazione necessaria per una precisa tipologia di azienda ma che non rientra in alcun repertorio standard, la risposta dell’Anpal è la seguente:

è possibile descrivere attività e/o competenze dei percorsi non ricomprese nel Repertorio e nell’Atlante rispettando però le “logiche” (competenze o attività) del Repertorio e
dell’Atlante

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