Formazione e lavoro: un binomio che ancora deve trovare il giusto equilibrio. Il Pnrr del Governo Draghi viaggia in questa direzione, perché prevede anche una riorganizzazione dell’apprendistato.

L’apprendistato duale come sintesi tra formazione e lavoro

Stando alle idee inserite nel Pnrr approvato dall’Europa, si prevedono misure specifiche per favorire l’occupazione giovanile, attraverso l’apprendistato duale (che unisce
formazione e lavoro).

L’obiettivo è quello di:

  • promuovere l’occupazione dei giovani
  • e raggiungere l’acquisizione di nuove competenze tecniche e traversali

Saranno potenziati, quindi, il sistema duale e l’istituto dell’apprendistato, in un’ottica di matching tra istruzione e formazione e lavoro (Investimento “Sistema Duale”).

La riforma delle misure che collegano formazione e lavoro ha come obiettivo principale la riduzione del numero dei Neet.

Le caratteristiche dell’apprendistato duale

L’apprendistato formativo si inserisce nel sistema duale, ideato sulla base dell’esperienza tedesca.

Prevede una formazione professionale alternata tra scuola e lavoro, con le istituzioni formative e i datori di lavoro affiancati nel processo di formazione del giovane.

L’apprendistato è di tre tipologie:

  • apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, per i giovani dai 15 ai 25 anni;
  • l’apprendistato professionalizzante, per i giovani dai 18 ai 29 anni, finalizzato ad apprendere un mestiere e a conseguire una qualifica professionale;
  • apprendistato di alta formazione e ricerca, per il conseguimento di titoli di studio universitari e di alta formazione, per i giovani tra i 18 e i 29 anni.

Il ruolo del Sud nel Pnrr

È questa una notizia recentissima, relativa all’approvazione in Senato del Dl Semplificazioni. Una delle richieste messe nero su bianco del ministro per il Sud, Mara Carfagna, era il vincolo del 40% delle risorse del Pnrr da destinare al Mezzogiorno.

Richiesta accolta e inserita anche nella modifica del testo votata dal Senato, e quindi definitiva.

In merito al binomio formazione e lavoro, gli obiettivi del Pnrr per il Mezzogiorno sono i seguenti:

  • ridurre il tasso di disoccupazione giovanile, che è pari al 29,2 per cento per giovani compresi fra i 15- 24 anni di età e al 14,8 per cento per quelli far i 25 e i 34 anni
  • e diminuire anche l’Incidenza dei Neet fra i giovani: pari al 27,9 per cento delle donne e al 19,9 per cento degli uomini

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