Via libera agli incentivi per le assunzioni under 36. L’Inps ha dettato, infatti, le linee operative della misura che prevede lo sgravio dei contributi per le aziende che decidono di assumere giovani che abbiano al massimo 35 anni e 364 giorni di età al momento dell’assunzione.

Ma su quali contratti vale la misura?

I contratti validi per gli incentivi sulle assunzioni degli under 36

Gli sgravi dei contributi per le aziende che assumono under 36 nel biennio 2021-2022 valgono per:

  • le nuove assunzioni a tempo indeterminato
  • le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato

Oltre alla condizione anagrafica essenziale per attivare l’incentivo, il neo assunto dovrà mantenerne anche un’altra: non avere mai avuto alcun contratto a tempo indeterminato né con l’attuale datore di lavoro, né con altri in precedenza.

Ma accanto alle tipologie classiche di contratto di lavoro, l’incentivo per l’assunzione under 36 copre anche le assunzioni a tempo indeterminato a scopo di somministrazione, ancorché la prestazione lavorativa sia resa verso l’utilizzatore nella forma a tempo determinato.

Così come rientrano nella misura di sgravio contributivo i rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro.

I contratti che invece non rientrano negli incentivi under 36

Dall’altro lato, sono tre le tipologie di contratti di lavoro che non rientrano negli incentivi per le assunzioni under 36. Si tratta di:

  • apprendistato
  • lavoro domestico
  • lavoro intermittente a chiamata

Incentivi assunzioni under 36: i vincoli delle aziende

Ci sono, però , anche dei vincoli precisi a cui anche le aziende devono rispondere per poter accedere agli sgravi contributivi del 100% , con un massimo di 6mila euro l’anno per lavoratore.

Le condizioni riguardano l’obiettivo della misura stessa che è la stabilità dell’occupazione che viene data agli under 36. Ma la stabilità dipende anche dalla solidità dell’azienda stessa.

Ecco perché le aziende che vogliono accedere agli sgravi:

  • non devono aver proceduto, nei sei mesi precedenti l’assunzione, a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi nei confronti di lavoratori inquadrati con la medesima qualifica nella stessa unità produttiva
  • non devono procedere alle stesse decisioni nei nove mesi successivi all’assunzione

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