Le imprese coesive piacciono di più agli italiani

Investono di più , esportano maggiormente, piacciono di più agli italiani : le imprese coesive sono in cima alle preferenze degli italiani. Ipsos rileva che due italiani su tre riconoscono alle imprese coesive un premium price sui servizi offerti. Emerge, da uno studio condotto da Fondazione Symbola, Intesa Sanpaolo e Unioncamere in collaborazione con Aiccon, Ipsos e Centro Studi delle Camere di Commercio, che le imprese coesive

  • esportano di più (il 58%);
  • fanno più eco-investimenti (il 39%);
  • investono di più per migliorare prodotti e servizi (il 58%);
  • adottano misure legate al Piano Transizione 4.0 (il 28%)

Coesione vuol dire miglioramento

La capacità tutta umana di cooperare e costruire comunità che condividono idee, informazioni, esperienze e valori può rappresentare una strategia potente per superare le crisi dei nostri tempi. Ce ne siamo resi conto in questi mesi di lotta al Covid-19. Grazie alla collaborazione di tante associazioni del terzo settore, all’impegno dei volontari e alla solidarietà di migliaia di cittadini e imprese siamo riusciti a ridurre in parte, ma non arginare, l’urto della crisi sulle vecchie e le nuove povertà.

E’ la sinergia la chiave di successo per le imprese del nuovo millennio. Coesione, formazione, digitalizzazione , transizione 4.0 le azioni da riempire di contenuti per modernizzarsi e aprirsi al futuro.

Imprese coesive la svolta chiamata digitalizzazione

Nel mondo che è cambiato in fretta con l’economia risultata inadeguata a gestire le crisi di questo secolo è evidente che anche il modo di concepire e intraprendere l’impresa ha bisogno di una svolta . Dallo studio condotto da Symbola , Intesa San Paolo e Unioncamere emerge che :

”Con la sostenibilità avanzano nuovi modelli nell’uso delle risorse (green economy, sharing economy, circular economy, bioeconomy), nell’uso delle competenze diffuse (open innovation, crowdsourcing), nell’accesso all’informazione (platform economy), nell’accesso ai finanziamenti (crowdfunding, sustainable bond), abilitati dalle nuove tecnologie e dal digitale”

La svolta sta proprio nella conversione al digitale. Tra le imprese italiane la quota di quelle che hanno adottato o stanno pianificando di adottare misure legate a Transizione 4.0 è pari a 28% per le imprese coesive, laddove per le imprese non coesive è dell’11%. In questo, così come, nel miglioramento del bilanciamento di genere le imprese coesive registrano performance migliori. Le imprese più sono coesive più sono competitive meglio riescono a sfruttare le proprie potenzialità.

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