C’è un prima e un post Covid nell’organizzazione del mondo del lavoro. Non solo per quello che riguarda i ritmi e gli orari, ma anche per tutta una serie di piccole e medie rivoluzioni che stanno traghettando il mondo del lavoro verso una dimensione 4.0.

Nulla sarà come prima, è stato spesso detto. Anche se non si sa ancora bene cosa sarà. O meglio, in cosa cambierà il lavoro. Ecco perché l’AIDP, l’associazione italiana dei direttori del personale, nella sua assemblea annuale, ha evidenziato le 5 idee per far ripartire il lavoro. Vediamole nel dettaglio:

  • lavoro ibrido
  • formazione continua dei lavoratori
  • riorganizzazione orizzontale
  • potenziamento del welfare aziendale
  • allineamento delle competenze in chiave digital

Verso il mondo del lavoro ibrido

Una delle vere rivoluzioni che ha portato il Covid è stato l’uso massiccio dello smart working, prima conosciuto come lavoro domestico o agile. A distanza di oltre 15 mesi, lo smart working è una metodologia di lavoro ancora in piedi, anche se non del tutto regolamentata.

Da qui la proposta dell’Aidp di un modello ibrido del lavoro post Covid, in cui tutti i lavoratori siano coinvolti, in un modello che

coinvolgerà tutte le figure lavorative e professionali ad esclusione delle mansioni non “remotizzabili”

Il mondo del lavoro di domani? In formazione continua

Anche questo tasto rappresenta una nota dolente del lavoro “made in Italy” oramai del vecchio stampo, rappresentato in pieno dalla reticenza dimostrata da molte aziende, agli investimenti in formazione.

Il mondo del lavoro del domani è, però, fatto di aziende in grado di investire nella formazione
permanente e continua del personale in percorsi di crescita e valorizzazione.

La welfare community? Non solo su carta

Sotto il termine di welfare community in realtà si celano sia il punto 3 che il 4 dell’elenco delle priorità per il mondo del lavoro di domani.

Dietro a questo concetto, infatti, si annidano molti elementi che convergono verso un unico obiettivo: rendere il contesto lavorativo più dinamico e a misura d’uomo, in un’ottica in cui anche le esigenze del lavoratore trovano il giusto spazio.

Come fare questo? Attraverso la realizzazione della welfare community aziendale, che si costruisce attraverso:

  • l’ascolto dei suggerimenti provenienti dai lavoratori nella riprogettazione dei modelli organizzativi
  • la condivisione delle idee e valorizzare come priorità la dimensione umana del lavoro
  • la collaborazione tra pubblico e privato è decisiva soprattutto in considerazione dei nuovi bisogni sociali

Le competenze di domani? Sono digitali

Secondo una ricerca Gartner del 2019, il 72% delle aziende è consapevole del fatto di non avere, all’interno, le competenze necessarie, soprattutto in ottica digital.

Ecco perché l’ultimo punto delle priorità messe nero su bianco dall’Aidp è proprio questo. Tutto questo si traduce in un programma di reskilling di ampia portata verso le nuove competenze della rivoluzione ibrida,, che sono

  • intelligenza artificiale con intelligenza umana
  • cyber e fisico

Obiettivo? Superare il digital divide e favorire un reale processo di occupabilità e di sviluppo economico.

Se sei interessato ad un percorso di formazione da avviare nella tua azienda e avere una consulenza Time Vision, compila il form in pagina

Utilizziamo i cookie per garantirti la migliore esperienza