Com’è andata la Decontribuzione Sud nel 2021? Quali sono stati i risultati tangibili ottenuti dalle aziende delle Regioni meridionali? A rilevarlo è un monitoraggio periodico del ministero per il Sud e la Coesione territoriale, che ha analizzato i risultati della misura per tutto il 2021.

Decontribuzione Sud: i risultati

In totale, da quando è entrata in vigore nell’ottobre 2020 fino al dicembre 2021, l’agevolazione ha consentito alle imprese di risparmiare 3,8 miliardi di euro, in buona parte finanziati dal programma europeo React-EU.

Come si sono tradotti questi soldi risparmiati dal tessuto economico? La misura ha coinvolto:

  • 368.307 datori di lavoro 
  • per 2.649.783 rapporti lavorativi

Solo nei mesi compresi tra gennaio e novembre 2021, l’agevolazione è servita a promuovere 1.121.414 assunzioni e 86.108 trasformazioni, per un totale di oltre 1,2 milioni di nuovi contratti di lavoro.

I settori che maggiormente hanno utilizzato la misura sono stati:

  • il commercio
  •  attività professionali e amministrative
  • edilizia
  • manifattura

L’ok dell’Europa alla proroga della misura

La buona notizia è, quindi, parziale: la misura è infatti stata confermata e prorogata, ma per il momento in via temporanea, fino al 30 giugno 2022.

Il prolungamento dell’agevolazione è legato alla decisione già assunta a dicembre dalla Commissione UE di prorogare il cosiddetto Temporary Framework, ossia la sospensione delle regole sugli aiuti di Stato nei Paesi membri.

Cosa è la Decontribuzione Sud?

La Legge di Bilancio 2021 ha esteso l’esonero fino al 31 dicembre 2029. La percentuale di contribuzione sgravabile per la decontribuzione sud è pari al:

  • 30% fino al 31 dicembre 2025
  • 20% per gli anni 2026 e 2027
  • 10% per gli anni 2028 e 2029. 

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